E’ morto questa mattina Roberto ‘Freak’ Antoni, ex leader del gruppo degli Skiantos. L’artista bolognese avrebbe compiuto 60 anni ad aprile. Era da tempo malato. Nel 2012 diede l’addio agli Skiantos per dedicarsi alla carriera da solista.
Il sindaco Virginio Merola, a nome della città di Bologna, ha espresso il cordoglio per la scomparsa di Roberto “Freak Antoni”: “Apprendo con estremo dolore della scomparsa di Roberto “Freak”Antoni.
L’artista bolognese ha operato in tantissimi ambiti culturali: innanzitutto la musica, come cantante di quella che è unanimemente riconosciuta come una delle più importanti rock band italiane, gli Skiantos, ma non disdegnando incursioni nella musica contemporanea e a quella legata alle diverse tradizioni nazionali. Ecco allora personaggi e formazioni come Astrovitelli, Beppe Starnazza e i Vortici, i Ruvidi del Liscio, gli Avanzi di Balera, i Pollok.
Il suo sguardo sempre ironico è riuscito a svelare, utilizzando linguaggi estremamente popolari, le contraddizioni e i vizi della società italiana.
Freak Antoni è stato anche scrittore, attore e studioso di musica. Mi piace ricordare la sua laurea all’Università di Bologna in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo (DAMS), Facoltà di Lettere e Filosofia con una tesi sui Beatles che aveva come relatore lo scrittore/docente, Gianni Celati.
Animatore della Bologna della fine degli anni ’70, Freak Antoni non ha mai rinunciato al sorriso anche nei momenti più difficili della vita del nostro paese.
Voglio ricordarlo anch’io con un sorriso e sottolineare ancora una volta come il suo lavoro rimanga fondamentale nella storia culturale di Bologna e dell’Italia intera”.
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“Un artista ed un intellettuale fuori dagli schemi, capace di guardare al futuro con lo sguardo visionario ed ironico di un bambino ribelle e proprio per questo, spesso, capace di anticiparne le tendenze. Ai suoi familiari va il mio sentito e commosso cordoglio”.
Con queste parole l’assessore alla Cultura della Provincia di Bologna, Giuseppe De Biasi, ricorda Roberto “Freak” Antoni, scomparso questa mattina dopo una lunga malattia.
“La prematura scomparsa di Roberto, a cui mi legano numerosi ricordi personali, mi riporta alla mente le sue avanguardistiche sortite poetiche e musicali caratterizzate da quella modalità creativa che, a distanza di qualche decennio, oggi definiremmo “flash mob”.
La sua scomparsa priva Bologna di una geniale mente creativa, che del suo essere dissacrante ed ironico aveva fatto la cifra stilistica ed esistenziale della sua lunghissima ed istrionica attività artistica.
Ripercorrendo uno dei suoi testi più famosi, quella fucina di aforismi e poesie di “Non c’è gusto in Italia a essere intelligenti”, edito da Feltrinelli nel 1991, mi ritrovo nella sagace definizione di Michele Serra che sottolinea come le sue poesie riflettessero la “…sua lontananza dal mostruoso sussiego del modo di vivere contemporaneo: che è, a ben vedere, il vero “demenziale”.
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“Un poeta irriverente, artista tormentato e dalla parola fulminante, cantore e per tanti simbolo di una generazione che ha segnato la cultura italiana negli anni Settanta, condizionando tante produzioni ancora oggi. Questo è stato Roberto Freak Antoni, intellettuale che ha infranto i luoghi comuni con l’ironia e la capacità di usare un linguaggio spesso divenuto proverbiale”.
Così l’assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti, appresa la notizia della scomparsa del musicista e scrittore bolognese.
“Esprimo il mio cordoglio ai suoi familiari e amici per questa grave perdita, l’intelligenza di Roberto ci mancherà”.