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Commercio Modena, sì del Consiglio alla riduzione dei vincoli

commercio_registratore cassaIl Consiglio comunale ha adottato la variante urbanistica che riduce i vincoli agli insediamenti commerciali di Modena portando maggiore flessibilità, in particolare per gli ampliamenti e le riqualificazioni dei piccoli esercizi di vicinato e delle medie strutture, anche con agevolazioni sulla dotazione dei parcheggi. Per quelle non alimentari, inoltre, viene aumentata la possibilità di ampliamenti e nuove aperture portando da 1.500 a 2.500 metri quadri (come avviene a livello regionale) la superficie massima di vendita. Nella seduta consiliare di giovedì 20 febbraio si è espresso a favore della delibera, illustrata dagli assessori alla Programmazione e gestione del territorio Gabriele Giacobazzi e allo Sviluppo economico e Centro storico Stefano Prampolini, il Pd, contro Fratelli d’Italia, Nuovo centro destra e Pier Luigi Taddei di FI-Pdl, astenuti Udc, Modenasaluteambiente.it e Olga Vecchi di FI-Pdl.

Con la variante si recepiscono le riforme che hanno liberalizzato il settore, con le quali non è più prevista la possibilità di porre limiti numerici al rilascio di autorizzazioni o restrizioni alle attività commerciali fondate su quote di mercato predefinite o valutazioni in merito all’adeguatezza di offerta e domanda. Le proposte dei privati proprietari, però, non saranno vincolanti per l’Amministrazione, che valuterà prioritariamente gli accordi caso per caso in base alla compatibilità urbanistica, ambientale, viabilistica, di tutela della salute e dei lavoratori.

Nel dettaglio, per gli esercizi di vicinato e le medie strutture di vendita esistenti, in caso di ampliamenti entro il 20 per cento della superficie di vendita, viene azzerata la dotazione di parcheggi privati richiesta per la parte ampliata ed è possibile monetizzare interamente la dotazione di parcheggi pubblici.

La variante, oltre a prevedere gli insediamenti commerciali di vicinato in tutti gli ambiti urbanistici, a esclusione di quelli agricoli ed extraurbani, definisce, ampliandone i confini, gli ambiti idonei per gli insediamenti delle medie strutture di vendita alimentari e non alimentari. Per quelle alimentari gli ambiti idonei sono tutti quelli inclusi nel territorio urbanizzato all’interno dell’anello delle tangenziali di Modena – via Estense – via Contrada e via Giardini, a esclusione degli ambiti produttivi; gli ambiti urbani consolidati di Modena Est e dei Torrazzi; gli ambiti urbani consolidati delle frazioni. Per le medie strutture non alimentari sono tutti quelli inclusi nel territorio urbanizzato all’interno dell’anello delle tangenziali di Modena – via Estense – via Contrada e via Giardini, a eccezione delle aree di tutela e ricostruzione ambientale prossime al centro storico e di quelle situate nel quadrante sud est della via Emilia, nelle quali sono controindicati ulteriori aggravi urbanistici; le aree di rilievo comunale (ambiti Va 1) situate in prossimità di via Emilia Est; il polo funzionale di Cittanova, nei limiti delle superfici commerciali già previste.

Le richieste di variante devono essere presentate dai proprietari degli immobili insieme agli operatori commerciali interessati agli interventi proposti entro il 19 maggio. L’avviso è consultabile sul sito del Comune: www.comune.modena.it.

Sul tema, in Aula, è intervenuto il consigliere del Pd Salvatore Cotrino, che ha annunciato il voto positivo del gruppo “perchè con la delibera l’Amministrazione si adegua e recepisce la normativa sulla libera concorrenza senza aprire alla deregulation: ciò che continua a essere governato, attraverso lo strumento dell’avviso pubblico, è il fatto che il commercio venga svolto attraverso criteri che non mandino in tilt la città per quanto riguarda l’organizzazione urbanistica, a partire dai flussi di traffico”.

 

















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