Un reparto completamente rinnovato che ospita sedici letti destinati alla Nefrologia, Medicina d’Urgenza e Osservazione Breve e Intensiva (OBI) e un’area del Pronto Soccorso, quella dedicata all’accoglienza e al triage, ampliata e resa più accogliente ed efficiente. Sono gli ultimi due importanti traguardi raggiunti grazie a un lavoro corale svolto da tecnici e sanitari e che, ancora una volta, ha visto in prima linea tra i generosi sostenitori la Fondazione CR Carpi. Prosegue così l’impegnativo percorso avviato dopo il sisma del 2012 che punta non soltanto al completo ripristino della struttura danneggiata ma anche al miglioramento complessivo dell’offerta del ‘Ramazzini’ di Carpi, qualificandone ulteriormente la qualità e rafforzandone il ruolo di ospedale di riferimento dell’area Nord della provincia.
I due spazi sono stati ufficialmente inaugurati nel pomeriggio di oggi, venerdì 21 febbraio, al termine di una breve cerimonia alla quale, tra gli altri, hanno partecipato l’assessore regionale alle Politiche per la Salute Carlo Lusenti, il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini, il sindaco di Carpi Enrico Campedelli, i consiglieri Tonino Zanoli ed Elia Taraborrelli della Commissione Salute e Ricerca Scientifica della Fondazione CR Carpi, il direttore generale dell’Azienda Usl di Modena Mariella Martini e Teresa Pesi, direttore dell’ospedale ‘Ramazzini’.
Nuove degenze di Nefrologia, Medicina d’Urgenza e OBI
Il nuovo reparto che ospita 16 posti letto – 6 dedicati alla Nefrologia e 10 a Medicina d’Urgenza e Osservazione Breve e Intensiva – si sviluppa su uno spazio di circa 820 metri quadrati. Nucleo centrale dell’intervento sono le dieci camere destinate alle degenze che sono tutte dotate degli strumenti necessari per connettersi ai sistemi di laboratorio e radiologia; quattro delle stanze ospitano un solo letto, mentre le rimanenti sei dispongono di due letti.
Gli spazi, totalmente ristrutturati, si caratterizzano oltre che per l’elevata qualità dei materiali impiegati, anche per la tecnologia utilizzata a partire dai letti a sezioni comandate elettricamente, elevabili in altezza in modo da garantire maggior comfort ai pazienti e facilitare gli interventi di sollevamento e movimentazione del paziente da parte del personale sanitario. Tra le peculiarità, da segnalare l’utilizzo di piastrelle ecologiche che rendono particolarmente agevole e sicura la pulizia e contribuiscono alla riduzione dell’anidride carbonica nell’aria, essendo in grado di decomporre ed eliminare al 100% diversi ceppi batterici.
L’area, inoltre, è attrezzata con quattro monitor per controllare 24 ore al giorno, i parametri fisiologici del paziente direttamente al suo posto letto. In reparto sono presenti anche un elettrocardiografo e, a breve, sarà disponibile un ecografo portatile per la gestione delle emergenze. È previsto infine un carrello con defibrillatore semi-automatico.
Triage e Area accoglienza del Pronto Soccorso
Altrettanto rilevante l’inaugurazione che ha interessato l’area del Pronto Soccorso destinata all’accoglienza e al triage. Si tratta di un intervento durato circa sette mesi che consente di esaurire la prima e più impegnativa fase del progetto che prevede la completa ristrutturazione del Pronto Soccorso la cui conclusione è prevista per ottobre, con la risistemazione di tutti gli ambulatori presenti.
L’intervento consente, da subito, di mettere a disposizione dei pazienti e dei medici, spazi decisamente più moderni e confortevoli e attrezzature rinnovate. Rispetto alla situazione esistente prima del sisma, attraverso il recupero di alcuni spazi, si è ottenuto un ampliamento di oltre il 20% della superficie utilizzabile.
Un passo importante per il ritorno alla normalità di un reparto che nella rete dell’emergenza-urgenza provinciale rappresenta un punto di riferimento e, per numero di accessi, si colloca al terzo posto dopo Policlinico e Nuovo S. Agostino-Estense (nel 2013 il Pronto Soccorso del Ramazzini ha gestito più di 45 mila casi).
Il Triage e l’Area accoglienza del Pronto Soccorso si sviluppano su una superficie di oltre 260 metri quadrati: 86 sono destinati all’attesa e accoglienza degli utenti, 65 agli spazi di triage. La nuova logistica consente anche di migliorare la qualità organizzativa. In particolare, il nuovo assetto funzionale del Pronto Soccorso si articola in aree organizzate per percorsi assistenziali specifici a seconda delle condizioni cliniche dei pazienti. È stato predisposto un ingresso ad hoc per i codici rossi che arrivano in reparto con l’ambulanza e accedono direttamente alla ‘camera calda’. Un miglioramento significativo è stato ottenuto anche per i pazienti che si recano autonomamente al Pronto Soccorso: per loro è stato creato un accesso pedonale particolarmente agevole.
Determinante, per la realizzazione dei lavori, è stato il contributo della Fondazione CR Carpi che ha donato la somma di 900mila euro.
Gli investimenti
Complessivamente gli investimenti per la realizzazione delle nuove degenze e per la completa ristrutturazione del Pronto Soccorso ammontano a 2.800.000 euro.
In particolare per il nuovo reparto, che è stato ristrutturato attingendo a contributi non derivanti da provvedimenti conseguenti al terremoto, la cifra è pari a 1.420.000 euro. In questo caso il finanziamento è avvenuto attingendo a risorse per investimenti messe a disposizione dallo Stato, per un valore di 427.500 euro, e dalla Regione Emilia-Romagna per un valore di 22.500 euro, integrate da risorse dell’Azienda USL di Modena per un valore di 970mila euro.
Per il Pronto Soccorso, invece, l’intero intervento richiede una somma di 1.380.000 euro, 900.000 dei quali arrivano da una donazione della Fondazione CR Carpi mentre i restanti 480.000 euro da una quota parte dei risarcimenti assicurativi ottenuti dall’Azienda Usl a seguito del sisma.
A conclusione della fase di ristrutturazione del triage e dell’area accoglienza sono già stati utilizzati circa 800.000 euro.
DICHIARAZIONI
Mariella Martini, Direttore Generale dell’Azienda Usl di Modena
“Gli spazi che inauguriamo oggi e che già da lunedì prossimo saranno fruibili da parte dei pazienti sono il frutto di un lavoro davvero molto accurato e di una rivisitazione della struttura che permette di migliorare in modo significativo la capacità di risposta dell’Ospedale di Carpi. Il Ramazzini attraverso questi ulteriori due interventi consolida ulteriormente il proprio ruolo di struttura di riferimento per l’area Nord. Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente la Fondazione per il determinante sostegno ricevuto per la ristrutturazione del Pronto Soccorso. Allo stesso modo, un plauso va ai medici, agli infermieri ed a tutti gli operatori che, pur in condizioni non ottimali, hanno convissuto con i cantieri senza mai far mancare l’assistenza e ai tecnici che tra non poche difficoltà hanno reso possibile un intervento di elevata qualità.”
Gian Fedele Ferrari, Presidente della Fondazione CR Carpi
“Da tempo la Fondazione CR Carpi si è assunta l’impegno di sostenere la qualificazione dell’ospedale ‘Ramazzini’. Una promessa che sta portando avanti con stanziamenti ingenti, 2 milioni e 200 mila euro solo negli ultimi tre anni per il Pronto Soccorso, l’equipaggiamento delle nuove sale operatorie e dotazioni di ultima generazioni a 14 reparti ospedalieri. Il diritto alla salute, e pertanto garantire le migliori attrezzature e strutture efficienti, sul territorio, è una priorità che abbiamo qualificato come imprescindibile. Da quando si è manifestata la problematica del Pronto Soccorso, abbiamo dato subito la nostra disponibilità a sostenerne l’adeguamento e fortemente voluto questo intervento. Si è conclusa la prima fase di un cantiere complesso con ottimi risultati. Ringrazio tutti coloro, dalla direzione alle maestranze, che si sono adoperati per questo esito. Non è immaginabile pensare alla cura della salute dei cittadini del territorio senza un Pronto Soccorso efficiente”.
Enrico Campedelli, Sindaco di Carpi
“L’inaugurazione di un nuovo reparto e il rinnovo di alcuni spazi del Pronto Soccorso dell’ospedale Ramazzini è un ulteriore importante tassello nell’opera di rinascita post-sisma del nostro nosocomio cittadino. Un intervento atteso, reso possibile ancora una volta dall’apporto fondamentale della Fondazione CR Carpi e che darà risposte sempre più qualificate alla comunità, non solo carpigiana, ma di tutta l’area Nord della provincia, a dimostrazione che il Ramazzini è ormai diventato un vero e proprio ospedale d’area”.