Imperversano in tutta l’Emilia Romagna razziando autovetture di lusso, costose biciclette, attrezzi da lavoro, prodotti per la casa oltre a causare la rottura degli accessi rendere le serrature dei garage e delle cantine inutilizzabili. E’ il risultato dei raid che oramai da tempo vengono compiuti anche a Reggio Emilia e provincia da una vera e propria banda ben organizzata di malviventi specializzati in furti in cantine e garage. Questa notte una di queste batterie ha preso di mira un plesso condominiale di Via Fratelli Cervi a Reggio Emilia in una trasferta delittuosa che tuttavia non è andata a buon fine. I due malviventi sono infatti stati intercettati e bloccati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia intervenuti prontamente grazie alle segnalazioni dei cittadini che notando la presenza dei due malviventi hanno allertato il 112. Con l’accusa di furto aggravato in concorso i Carabinieri de Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia hanno arrestato i cittadini ucraini domiciliati a Reggio Emilia O.R. 34enne e R.K. 28enne ristretti, al termine delle formalità di rito, a disposizione della Procura reggiana. Questa mattina comparsi davanti al Tribunale di Reggio Emilia dopo la convalida dell’arresto sono stati rimessi in libertà con l’obbligo di firma in attesa del processo fissato il prossimo 8 maggio.
L’origine dei fatti poco prima delle 3,30 quando il 112 dei Carabinieri di Reggio Emilia riceveva segnalazione di un possibile raid furtivo nei e cantine garage di un condominio di Via Fratelli Cervi a Reggio Emilia. Sul posto giungeva subito una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia che verificava in effetti il furto compiuto su una decina di ambienti tra cantine e garage che risultavano aperte. Nel contempo gli operanti sempre su segnalazione di un condomino notavano uno sconosciuto che con degli sci e un borsone con attrezzi ed effetti vari che si stava allontanando. Alla vista dei carabinieri di dava alla fuga venendo rincorso e preso. Altro complice intercettato sempre dai Carabinieri mentre si dileguava con altri borsoni contenenti effetti vari veniva rincorso e bloccato. Nei pressi degli ambienti rovistati altra refurtiva accatastata pronta a essere prelevata. Buona parte della refurtiva recuperata, per un valore di varie migliaia di euro, veniva restituita ai derubati fatta eccezione per una bici ed atri pochi effetti che probabilmente stando alle prime ipotesi investigative venivano presi in consegna da un terzo complice che attendeva i due al’esterno e che si è dileguato all’arrivo dei Carabinieri. Alla luce di quanto accertato e considerata la flagranza di reato di furto aggravato i due stranieri venivano arrestati. Fervono ora le indagini per identificare l’eventuale terzo complice e quindi recuperare la refurtiva mancante e per appruare se i due, come si sospetta, appartengano al più nutrito popolo della “banda dei garage” i cui sodali, secondo una tecnica ormai consolidata, colpiscono in serie i garage da dove, dopo aver forzato le serrature, rubano i costosi beni di loro interesse che (auto, bici, attrezzi da lavoro, prodotti per la casa etc..) poi vengono “liquidati” da compiacenti ricettatori.