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Per i quartieri residenziali con guanti e attrezzi da scasso, fermati dai Carabinieri a Cadelbosco Sopra

carabinieri-notturnaAlla vista di una pattuglia dei Carabinieri hanno cercato di fuggire dal parcheggio di un condominio che avevano raggiunto nottetempo ma non ci sono riusciti in quanto la macchina dei Carabinieri ha ostruito l’uscita impedendo ai due georgiani a bordo di una Peugeot 205 di darsi alla fuga ed evitare i controlli. All’interno della macchina in loro uso gli stessi Carabinieri hanno rinvenuto il kit del perfetto ladro costituito da attrezzi da scasso, torce e guanti. E’ finita in caserma la “gita” nella bassa per due georgiani pregiudicati, un 28enne ed un 25enne entrambi residenti a Reggio Emilia, che al termine delle formalità di rito sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia con le accuse di possesso di strumenti atti allo scasso. A loro i Carabinieri hanno sequestrato una torcia, una ventina di cacciaviti, alcune chiavi alterate per apertura di porte blindate e guanti. Sono stati fermati dai Carabinieri di Cadelbosco Sopra l’altro sera in un quartiere residenziale del paese.

Alla vista dei carabinieri i due, che si trovavano in un parcheggio di un condominio di Piazza Lennon, sono subito balzati in auto cercando di fuggire senza riuscirci in quanto l’auto dei Carabinieri ostruiva l’uscita dal parcheggio. Nel corso degli accertamenti che venivano estesi anche all’auto in loro disponibilità i Carabinieri rinvenivano i classici attrezzi da “lavoro” dei ladri tra cui una ventina di cacciaviti, piede di porco, una torcia, alcune chiavi alterate del tipo di quelle utilizzate per aprire porte blindate e guanti per non lasciare impronte. Nonostante siano ancora da chiarire i motivi della presenza nel reggiano dei due giovani i militari hanno non hanno tanti dubbi in quanto oltre al fatto che gli stessi siano “noti” anche agli stessi Carabinieri di Cadelbosco Sopra, gli “strumenti da lavoro” trovati in loro possesso non lasciano spazio a troppe interpretazioni. Si sa l’intenzione non e’ reato per cui i due stranieri non sono accusati di nessun furto ma e’ chiaro che l’armamentario trovato in loro disponibilità, data le circostanze di tempo e di luogo alimenta comunque forti sospetti. Ed e’ per questo motivo che ora gli stessi Carabinieri stanno cercando di approfondire i fatti al fine di capire i reali motivi della loro presenza nella bassa reggiana.

















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