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SEL: “Modena, PD faccia un atto di responsabilità. Troviamo insieme una candidatura condivisa per il centrosinistra”

A distanza di più di una settimana dallo svolgimento delle primarie del PD a Modena, il succedersi degli eventi, lo scambio di accuse reciproche di brogli ed episodi di malcostume, i goffi e maldestri tentativi di smentita o di rimozione, hanno offerto una rappresentazione della politica modenese poco edificante e lasciato l’amaro in bocca a tutti coloro che nella sinistra e nella sua tradizione di buon governo hanno sempre creduto.

Appare evidente come questo scontro senza fine tra i principali protagonisti delle primarie stia minando profondamente la credibilità della politica in generale e di quella modenese in particolare.

Non è nostra intenzione interferire nelle vicende degli altrui partiti ma quello che sta accadendo nel PD non può esserci estraneo. Abbiamo sempre riconosciuto al PD il ruolo di partito guida del centro sinistra in Italia e a Modena. Proprio perché ci sta a cuore il futuro dell’alleanza non possiamo fare a meno di essere seriamente preoccupati per la situazione che si è venuta a generare e che, a prescindere da una soluzione burocratica dei garanti, ha posto un macigno pesante di carattere etico sul percorso elettorale e della costruzione di alleanze.

Ora più che mai, l’unica alleanza possibile è quella con la coscienza della gente e, perché questo avvenga, è necessario, come abbiamo già detto, fugare il campo da ogni ombra e sospetto e mettere l’etica dei comportamenti al centro della costruzione di un percorso condiviso.

SEL ha una base programmatica solida e coerente, costruita e illustrata in più occasioni pubbliche, all’interno della quale sono presenti punti imprescindibili ai quali non possiamo rinunciare senza rischiare di perdere la nostra credibilità, anche perché non basta la dichiarata opposizione al centro-destra e al M5S per creare un’intesa efficace; questo è un ragionamento che lasciamo volentieri ad altre forze politiche che, prive di un vero programma elettorale, si affidano al comune odio per la sinistra al fine di realizzare una coalizione che già in campagna elettorale presenta tutte le sue contraddizioni.

SEL chiede al PD uno scatto di reni e di gettare il cuore oltre l’ostacolo con l’unica soluzione che ormai riteniamo in grado di dare un segnale forte di coraggio e di rottura del pericoloso avvitamento prodottosi in questi giorni.

Si determinino le condizioni per svelenire il clima, ridare serenità al confronto politico e ripristinare le condizioni etiche indispensabili per costruire una forte e credibile alleanza che abbia l’ambizione di tornare a vincere e governare la città rispondendo alle esigenze della comunità modenese. Per noi la condizione è, a questo punto, l’assunzione di una dolorosa ma indispensabile responsabilità da parte dei competitori delle primarie, o di chi per loro, che, facendosi da parte, consentano l’individuazione di una candidatura che possa essere da tutti riconosciuta come unitaria e che trovi il consenso del numero più ampio possibile delle forze politiche che fanno riferimento al centro sinistra.

Esistono precedenti illustri, non ultima la Sardegna, nei quali questa strada è stata percorsa. Non si tratta di tradire gli elettori delle primarie ma di mettere da parte legittimo orgoglio e spirito di parte per una comune responsabilità che abbiamo di fronte a tutti i nostri elettori dei quali solo una parte si è espresso nelle primarie.

 

(Massimo Mezzetti, Giuseppe Morrone – Coordinatore Federale SEL, Cristian Favarin – Coordinatore cittadino SEL, Federico Ricci – Capogruppo consiliare SEL Modena)

 

















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