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Consiglio E-R: si a PDA zona ceramiche

La Commissione ”Territorio,
ambiente e trasporti”, presieduta da Gian Carlo Muzzarelli, ha
approvato l’ accordo per il programma d’ area nella zona delle
ceramiche che stanzia 180 miliardi destinati a interventi su
viabilita’, riqualificazione urbana e ambientale, formazione e
sicurezza del lavoro.


Il programma d’ area e’ una modalita’ di programmazione
negoziata che si svolge tra Regione Emilia-Romagna, enti locali
(in questo caso 2 Province, Modena e Reggio, e 11 Comuni:
Castelvetro, Fiorano, Formigine, Maranello, Sassuolo, Baiso,
Casalgrande, Castellarano, Rubiera, Scandiano e Viano) ed anche
altri soggetti pubblici o a partecipazione pubblica, tesa a
realizzare le condizioni e le priorita’ di intervento per uno
sviluppo locale sostenibile, in coerenza con gli strumenti della
programmazione regionale e provinciale.
Il primo asse di intervento e’ quello relativo alla mobilita’
e alle grandi infrastrutture. In questo ambito il Pda prende
atto dei piani di sviluppo delle grandi opere gia’ previste (e
relative ad esempio alla bretella Modena-Sassuolo, agli
interventi legati all’ Alta velocita’, e al nuovo scalo merci di
Dinazzano) e si focalizza sul sistema infrastrutturale interno
all’ area, ottimizzandolo a livello locale. Tra gli interventi
previsti, la Regione contribuira’ con 19 miliardi, al
completamento e a migliorare la fruizione dell’ asse della
Pedemontana, gia’ finanziata per circa 241 miliardi dall’ Anas.
Sul versante ferroviario, la Regione ha candidato, tra le
priorita’ della legge 211 sul trasporto pubblico di massa, l’
interconnessione tra le due linee Modena-Sassuolo e
Reggio-Sassuolo, con la creazione di una nuova stazione
ferroviaria a Sassuolo e la messa in trincea di circa 600 metri
di nuovi binari. Il costo totale dell’ intervento, che consente
di rendere permeabile tutto il centro urbano, e’ di circa 68
miliardi. Fa parte di questo settore di intervento anche la
progettazione di due transit point (nell’ area di
Maranello-Sassuolo), la cui realizzazione dovra’ portare ad un
alleggerimento del trasporto merci su gomma. Si tratta di una
rete di piattaforme logistiche finalizzata alla raccolta e allo
smistamento delle merci in arrivo e in partenza dal comprensorio
ceramico, il cui costo stimato e’ di circa 34 miliardi. In
questo caso l’ investimento e’ esclusivamente privato.
La seconda branca d’ interventi e’ quella della
riqualificazione urbana e della valorizzazione delle emergenze
di interesse storico-culturale. In questo caso le risorse
previste (con cofinanziamenti della Regione, dei Comuni e dei
privati) ammontano a circa 71 miliardi. L’ obiettivo e’
riqualificare aree industriali dismesse (ex ceramiche, per lo
piu’), valorizzare i centri storici e gli edifici di pregio
architettonico, quali rocche e castelli.
Il terzo asse di intervento e’ invece quello relativo alla
valorizzazione ambientale e alla sostenibilita’ dello sviluppo.
Anche in questo caso il Pda agisce su un territorio in cui sono
gia’ stati programmati e realizzati grandi interventi per la
lotta all’ inquinamento (depurazione delle acque e dell’ aria).
Il programma d’ area sceglie percio’ come obiettivo la qualita’
naturalistica, in particolare agendo sul sistema dei fiumi (il
Secchia e i suoi affluenti Tresinaro e Tiepido) creando un unico
”parco fluviale” percorribile attraverso percorsi pedonali e
ciclabili a servizio di tutti i comuni del distretto. Le risorse
a disposizione ammontano a circa 11 miliardi (da Regione e
Comuni) piu’ altri 18 che si stima giungano dalle imprese di
escavazione attraverso gli interventi di ripristino ambientale e
tramite le quote di tasse dovute per le escavazioni. In questo
caso, il programma d’ area integrera’ i piani di recupero delle
imprese, comprendendoli nel progetto di parco fluviale. Previsto
un contributo del Magistrato del Po, sul fronte della messa in
sicurezza del Secchia, di circa 12 miliardi.

















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