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Reggio Emilia: l’importanza del giornalismo contro le mafie

ris1Giornalismo contro le mafie protagonista del pomeriggio di questa prima giornata del Festival della legalità promosso per il quarto anno dalla Provincia di Reggio Emilia. Nella sala-conferenze di Palazzo Magnani, dapprima si è parlato dei percorsi di educazione alla legalità nelle scuole reggiane con i rappresentanti della Consulta provinciale degli studenti e con l’assessore all’Istruzione della Provincia Ilenia Malavasi. Subito dopo, insieme al giornalista e scrittore calabrese Arcangelo Badolati, si è parlato di giornalismo come strumento di legalità attraverso l’interessantissima esperienza degli studenti reggiani che hanno dato vita al laboratorio di giornalismo d’inchiesta “Sulle tracce della notizia”. A presentare il video frutto dell’impegno di questi ragazzi è stato Elia Minari, coordinatore della redazione WebTV Cortocircuito.

E’ stata quindi la volta del tenente colonnello Sergio Schiavone, comandante dei Ris di Messina, che insieme al direttore scientifico di “Noicontrolemafie 2014” Antonio Nicaso ha affrontato l’affascinante tema delle moderne tecniche scientifiche d’indagine. Attraverso il libro multimediale “Cacciatori di tracce” (Utet), scritto insieme allo stesso Nicaso, il comandante dei Ris di Messina ha illustrato l’importanza, ma anche i limiti (specie in Italia), delle nuove tecniche d’indagine.

In serata, primo spettacolo di “Noicontrolemafie 2014”: al teatro Re-Giò è andato in scena “Opera aperta”, produzione del Piccolo Teatro Umano 2013 di e con Nino Racco in memoria di Rocco Gatto, mugnaio comunista ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1977 e insignito di Medaglia d’oro al valor civile.

Il programma dettagliato del Festival della legalità è consultabile sul sito della provincia www.provincia.re.it oppure sul sito della manifestazione www.noicontrolemafie.it.

 

















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