Giovedì 10 aprile, alle 21.15, Arti Vive Habitat, la stagione teatrale di Soliera, presenta “L’origine del mondo. Ritratto di un interno”, uno spettacolo di Lucia Calamaro che ha vinto tre premi Ubu (migliore nuovo testo, migliore attrice protagonista, migliore attrice non protagonista). Sul palco del Nuovo Cinema Teatro Italia di via Garibaldi 80, saliranno tre interpreti: Daria Deflorian, Federica Santoro e Daniela Piperno, dirette dalla stessa autrice del testo.
Spettacolo rivelazione che cattura e porta in un mondo fatto di elucubrazioni e quotidiano: una famiglia che ha l’abitudine di scandagliare il reale mentre mangia, chiacchiera, si veste. Una casalinghitudine filosofica che sbatte contro la propria comicità grazie e una lingua teatrale e avvolgente.
L’interno ritratto è la casa, dove vivono una madre e una figlia, dove arrivano altri personaggi della costellazione familiare, dove interviene programmaticamente la figura di una psicanalista, dove gli elettrodomestici sono simili a ingombranti, monumentali divinità.
Suddiviso in tre atti (Donna melanconica al frigorifero, Certe domeniche in pigiama, Il silenzio dell’analista), scanditi da brevi intervalli, lo spettacolo offre una meditazione senza sconti sul mal di vivere, radicato nei meccanismi che regolano i rapporti familiari, con le fragilità amplificate all’ennesima potenza tra le pareti domestiche.
Gesti rituali e discorsi intermittenti, a tratti esilaranti, aprono squarci di ordinaria follia. Madre e figlia tessono, giorno dopo notte, la tela di ragno di un legame morboso e claustrofobico che domina le loro esistenze. Ciò che dovrebbe essere amore, diviene mostruosità.
Lucia Calamaro, autrice, attrice e regista, si è formata a Parigi in scuole di teatro sperimentale (Thomas Richards, Jacques Lecoq, Philippe Gaulier). Ha proseguito la sua ricerca dirigendo in America Latina una compagnia. Nel 1998 ha partecipato a Parigi alla creazione di una nuova disciplina, l’Ethnoscenologie (studio comparativo di spettacoli dal vivo), insieme a Jean Duvignaud e a Jean-Marie Pradier. Dal 2001 torna a Roma e fonda la compagnia Malebolge, di cui attualmente scrive e dirige gli spettacoli. Tra i suoi lavori più recenti, oltre a “Tumore. Uno spettacolo desolato”, ci sono “Cattivi maestri”, “Medea. Tracce” e una versione del “Woyzeck” di Georg Büchner. Nel 2008 “Autobiografia della vergogna”, prodotto dal Teatro di Roma, è stato pubblicato da Voland Edizioni.
Info e biglietteria: 059.568580 / 059.859665 / 347.3369820 cinemateatroitalia@gmail.com