“Per ottenere una bottiglia di lambrusco un imprenditore agricolo deve rivolgersi a ben 21 uffici passando dal Comune, poi in Provincia, Regione, Camera di Commercio, Asl, Inps, Inail, Cciaa, Agenzia delle entrate, Vigili del fuoco, Guardia forestale, Carabinieri, Consorzi di tutela e ancora Polizia Municipale, Guardia di Finanza, Ufficio repressione frodi. Una ‘via crucis’ burocratica che costa 7.200 euro l’anno ad ogni azienda agricola e dove comparto vitivinicolo, più di altri, è soggetto a continue e costose verifiche da parte di organismi pubblici di controllo. E’ necessario semplificare e ridurre al minimo questi oneri. La macchina pubblica deve essere al servizio del cittadino e non viceversa”.
E’ il tema di un’interrogazione presentata dal Consigliere Andrea Leoni, da sempre in prima linea in tema di riduzione della pressione fiscale e della burocrazia, alla Regione Emilia Romagna a seguito dei dati diffusi dalla Confederazione italiana agricoltori di Modena.
“Si stima – continua Leoni – che tali procedure sottraggono ogni anno oltre 4 miliardi di euro, di cui il 30% è da addebitare ai disservizi ed inefficienze della pubblica amministrazione. Per svolgere le lungaggini burocratiche la quasi totalità delle aziende è quindi costretta ad affidarsi ad un professionista esterno o ad assumere una persona che svolga questa attività. E’ evidente a tutti che così viene meno la competitività e i costi aggiuntivi dolgono enormemente diventando insostenibili, soprattutto per le piccole e medie imprese. Anche la Regione Emilia Romagna deve fare la propria parte nella lotta all’oppressione burocratica. Visto che l’eccessivo ‘peso’ amministrativo produce un aggravio di costi e perdita di agibilità – conclude il Consigliere regionale – chiedo un impegno per una forte semplificazione delle procedure amministrative in agricoltura. Dobbiamo agevolare le imprese ed eliminare oneri superflui che limitano le aziende. Una necessità ancora più sentita in provincia di Modena dove l’agricoltura è una delle punte di eccellenza”.
