I sindacati del Commercio Filcams-Fisascat-Uiltcus di Modena proclamano sciopero per le giornate festive di Pasqua e Pasquetta 20 e 21 aprile, il 25 Aprile e 1° Maggio, contro le liberalizzazioni estreme delle aperture commerciali derivanti dal Decreto Salva-Italia 2012.
Dopo oltre due anni di liberalizzazioni degli orari e delle aperture domenicali e festive previste dal decreto “Salva Italia” gli effetti reali e riscontrabili sono completamente negativi. Le liberalizzazioni non hanno portato nessun aumento dell’occupazione, nessun aumento dei consumi ma hanno peggiorato le condizioni di lavoro, impattando sulla vita delle lavoratrici e dei lavoratori.
Pensiamo che in una situazione di crisi del nostro paese, di crisi dei consumi, in cui molte famiglie e lavoratori vivono sempre più un forte disagio, è fuorviante quanto inopportuno porre al centro la scelta di mantenere i negozi aperti nelle festività pasquali, il 25 Aprile e il 1 Maggio.
Filcams Fisascat e Uiltucs confermano la necessità di cancellare il Decreto sulle Liberalizzazioni e riscrivere un sistema diverso di regole per il settore. Ribadiamo la necessità di affidare la materia delle aperture domenicali e festive e delle aperture commerciali alla competenza delle Regioni e dei Comuni, ricercando una loro equilibrata definizione attraverso il confronto con le parti sociali nel territorio.
Si può lavorare per un commercio che faccia convivere servizi, sviluppo, crescita e corretta concorrenza in una dimensione meno frenetica, più umana, più rispettosa delle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori?
Sostenere questo obiettivo significa anche rispettare e valorizzare il significato ed il valore sociale delle festività.
Non come stanno facendo alcune catene commerciali che intendono aprire i giorni di Pasqua e Pasquetta, quali Lidl Vignola, Panorama Sassuolo, Esselunga Modena e Sassuolo, Eurospin, Famila, Obi Modena e Fiorano, Metro.
(Filcams/Cgil-Fisascat/Cisl-Uiltucs/Uil Modena)