Museo Ferrari, bilancio positivo per il nuovo IAT

Bilancio positivo per il nuovo ufficio turistico IAT regionale inaugurato lo scorso 11 aprile all’esterno del Museo Ferrari di Maranello: già nei primi giorni lo sportello ha registrato un’ottima affluenza di pubblico, grazie anche alla posizione strategica all’ingresso del Museo. I visitatori diretti al Museo Ferrari trovano infatti nello IAT una prima accoglienza in grado di fornire le informazioni di base e, eventualmente, approfondimenti sulle opportunità offerte dal territorio. Operativo dal 2006 all’interno del Museo Ferrari, lo IAT è ora ospitato in un nuovo edificio con spazi più ampi e accoglienti e servizi innovativi per fornire informazioni sempre più aggiornate e puntuali ai tanti turisti che ogni giorno visitano il Museo (oltre 320.000 nel 2013). Il servizio può così proporre a visitatori italiani e stranieri, in modo più strutturato, un prolungamento della propria permanenza sul territorio di Maranello e dintorni, per scoprire e apprezzare le tante eccellenze storiche, culturali ed enogastronomiche, oltre naturalmente alle realtà locali dedicate al mondo dei motori, dal Museo Casa Enzo Ferrari di Modena alle collezioni private. La nuova sede dello sportello informativo è stata realizzata nell’ambito dell’intervento di riqualificazione dell’area esterna del Museo voluto dal Comune di Maranello, dal costo complessivo di 1 milione di euro, di cui 600 mila finanziati dall’Unione Europea attraverso il programma regionale POR FESR 2007-2013 “Costruiamo insieme il futuro”: il progetto ha visto anche la trasformazione del piazzale antistante il Museo da parcheggio ad ampia zona pedonale fornita di aree sosta per i bus dei visitatori e la realizzazione del primo tratto della “Strada della storia” Ferrari, un percorso pedonale di collegamento tra il Museo e via Claudia dedicato alle vetture più significative della storia dell’azienda. I lavori sul piazzale e per il nuovo IAT sono stati realizzati da due ditte locali, l’impresa Fratelli Pilati di Castelfranco Emilia e l’impresa B.M. s.a.s. di San Felice sul Panaro.