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‘La notte dell’arte’: Giovedì 24 aprile cena e visita guidata a chiesa e cimitero monumentale di San Prospero

NotteArte-24-4Saranno la cena con menù di pesce, a prezzo concordato, all’osteria del Liffo, in via Mazzini, a Sassuolo ed una suggestiva visita guidata gratuita in notturna condotta dallo storico dell’arte Luca Silingardi alla scoperta della chiesa e del cimitero monumentale di San Prospero, a costituire il programma dell’appuntamento organizzato per giovedì 24 aprile 2014 de ‘La notte dell’arte’, gusto e cultura sotto la luna e le stelle.

Il programma prevede alle ore 20 la cena, su prenotazione e, dalle ore 22, la visita guidata, a partecipazione libera, a cura dello storico dell’arte Luca Silingardi, per la quale a tutti i partecipanti è consigliato di munirsi di torcia elettrica.

Prenotazione obbligatoria per la sola cena presso l’URP di Piazza Garibaldi al numero 0536 – 1844801

 

Il Complesso monumentale del cimitero di San Prospero

Il cimitero è uno dei principali luoghi-simbolo deputati alla costruzione di precisi segni identitari della storia culturale, civile e religiosa della Comunità sassolese. Una “città specchiata”, nel senso che rispecchia la città dei vivi, con le scritte sulle lapidi, i suoi simboli ed emblemi, le statue, i rilievi. E “come vivi” sono i suoi abitanti, che restano tali raccontando a noi, loro concittadini, se stessi e la loro famiglia, attraverso la memoria dei legami parentali, degli affetti, delle attività professionali e commerciali, delle aspirazioni, dei progetti rimasti irrealizzati.
Ma il cimitero è anche un vero “museo all’ aperto”. Seguire l’evolversi stilistico delle sculture presenti nel cimitero, infatti, permette di gettare uno sguardo su una campionatura limitata ma eloquente che include le correnti artistiche e gli orientamenti di gusto che guidarono le scelte degli scultori e della committenza sassolese.
Dallo stile ancora neoclassico del profilo sulla lapide della contessa Isabella Ferrari Moreni, consorte del conte Luigi Giacobazzi, del 1842, al romanticismo del bel busto di Luciano Barozzi, del 1874, scolpito dal sassolese Ciro Zironi, allievo di Duprè, fino al simbolismo liberty della lapide della famiglia Sighicelli, opera del 1910 del modenese Armando Manfredini, e al novecentismo del ritratto dello studente Piero Fontana, bronzo di Marino Quartieri del 1961. Emblematica di Sassuolo e della sua grande tradizione ceramica, poi, è la spettacolare tomba in piastrelle della famiglia Rubbiani, realizzata da Carlo Casaltoli nel 1891.

















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