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Formazione e trasparenza: così si promuove sicurezza alimentare

Maggiore trasparenza nella valutazione delle imprese alimentari e più formazione dei “controllori”. A chi deve garantire e promuovere la sicurezza alimentare, oggi le imprese chiedono maggiore trasparenza nei processi di valutazione, ma anche capacità e competenze differenziate per analizzare i molteplici processi lavorativi delle imprese alimentari.


E’ ciò che è emerso da un dibattito sul tema alla 2° edizione di Sicura, prima convention nazionale sulla sicurezza alimentare promossa da Modena Esposizioni, in collaborazione con le aziende Usl di Modena, Bologna e Parma con il sostegno della Camera di Commercio di Modena al quartiere fieristico di Modena.

L’accreditamento è uno strumento fondamentale per promuovere la qualità dei prodotti alimentari e garantire la sicurezza del consumatore. Il dibattito, di respiro anche europeo, sulla sicurezza alimentare rende necessario un sistema di controllo più efficace ed efficiente. Lo ha sottolineato Ivano Massirio, Responsabile del Centro di Referenza Nazionale per la Formazione Sanità Pubblica Veterinaria, che ha spiegato: “ La valutazione, sistematica e periodica, del lavoro svolto dalle aziende, viene effettuata dalle aziende sanitarie il cui obiettivo è quello di verificare il possesso da parte delle imprese alimentari dei requisiti predeterminati relativi alla qualità del processo. Attualmente, le aziende sanitarie sono maggiormente interessate ad attivare processi di miglioramento dello strumento di accreditamento che vedano gli operatori come parte attiva, favorendo la crescita culturale degli operatori. Non bisogna dimenticare che la qualità è il raggiungimento del livello più elevato di salute relativamente alle aspettative dell’utenza. Le imprese chiedono regole più chiare dai servizi sanitari preposti al controllo, ossia una maggiore trasparenza e uniformità dei processi di valutazione delle imprese.


Infatti, a partire dai nuovi regolamenti comunitari che saranno in vigore dal 1° gennaio 2006, non ci saranno schemi prefissati per la produzione. Ritengo quindi necessario definire le linee guida coerenti con le necessità richieste dalle imprese portando avanti linee programmatiche di formazione coerenti con le esigenze”. Sono inoltre cambiati i procedimenti di controllo degli alimenti: “Rispetto agli anni passati i controlli nelle imprese non vengono effettuate sul prodotto finito, bensì sul processo, ovvero sul procedimento di messa in opera del prodotto in tutte le sue fasi – ha concluso Massirio. Questo richiede competenze e conoscenze più ampie e quindi una formazione più approfondita degli operatori che devono valutare la qualità delle imprese. La formazione degli operatori dell’Azienda USL rientra nel sistema ECM (Educazione Continua Medicina)”.

















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