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Integratori a base di erbe: attenzione agli effetti indesiderati

Le erbe officinali sono state utilizzate dall’uomo da secoli per gli effetti benefici sulla salute dell’uomo. Anche in epoche più recenti le erbe hanno ricoperto un ruolo di primaria importanza nella moderna alimentazione. Tuttavia, oggi, sono considerate prodotti alimentari a tutti gli effetti e, per legge, devono avere un effetto salutistico e fisiologico, ma non terapeutico. E’ ciò che è emerso in un dibattito alla seconda edizione di Sicura, la prima convention sulla sicurezza alimentare promossa da Modena Esposizioni, in collaborazione con le aziende Usl di Modena, Bologna e Parma con il sostegno della Camera di Commercio di Modena e in corso al quartiere fieristico.

“Gli integratori alimentari che contengono erbe officinali vanno a coprire una lacuna della legge sull’ erboristeria – ha detto Brunella Carratù, dell’Istituto Superiore di Sanità. Fino a pochi anni fa non esisteva alcuna normativa sulle piante officinali mentre, attualmente, gli estratti di erbe sono stati inglobati tra gli integratori alimentari. I prodotti che contengono erbe officinali devono avere etichette con la dicitura del Ministero della Salute, così come devono essere autorizzati gli stabilimenti che producono prodotti alimentari contenenti erbe officinali. La materia è regolamentata dal Decreto Legislativo 169/04 che ha recepito una direttiva comunitaria del 2002. Per alcune piante ci sono delle controindicazioni”. La legislazione sulle erbe officinali varia da paese a paese. “Esistono alcune piante che non sono ammesse negli integratori alimentari poiché hanno effetti farmacologici – continua Brunella Carratù – ad esempio l’ippocastano e le piante che contengono esedra”.




Il consumo di erbe officinali avviene in massima parte in regime di autoprescrizione. Ciò comporta possibili rischi per la salute dei consumatori di prodotti erboristici, poiché tali prodotti vengono ritenuti non dannosi dalla maggior parte della popolazione e raramente questo consumo viene riferito al medico curante.

In realtà, questo utilizzo aumenta i rischi di interazioni con i farmaci, reazioni allergiche, effetti collaterali indesiderati. Negli ultimi decenni si è assistito ad un numero sempre maggiore di casi in cui vi è una completa distorsione del loro utilizzo. E’ quindi fondamentale impegnarsi per favorire un utilizzo sempre più consapevole delle erbe da parte del consumatore. Infatti, l’uso improprio delle erbe oltre ad essere inutile può diventare dannoso per la salute dei cittadini.

















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