Disegni e slogan realizzati da oltre 1300 studenti delle scuole medie modenesi per il Premio Donazione e Solidarietà, la cui cerimonia di premiazione si è svolta oggi nella piazza centrale del Centro Commerciale La Rotonda alla presenza del sindaco Giorgio Pighi, di Simona Arletti – Assessore all’Ambiente del Comune di Modena, di Alessandro Luppi – Direttore dell’ipermercato E.Leclerc-Conad, di Francesca Novaco – Direttore del Distretto Sanitario 3 di Modena e di Paola Vandelli dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria Policlinico di Modena. Presenti inoltre i rappresentanti delle associazioni del dono che da anni collaborano alla buona riuscita del Premio e i medici che hanno realizzato gli incontri in classe, da febbraio ad aprile.
Per l’occasione è allestita sino al 10 maggio una mostra con tutti gli elaborati realizzati per l’edizione 2014.
Attualmente è possibile iscriversi alla banca dati regionale per esprimere la volontà di donare attraverso l’iscrizione all’AIDO o con apposita dichiarazione presso l’URP dell’Azienda AUSL.
Le scuole secondarie di primo grado che hanno partecipato all’edizione 2013-2014 del Premio Donazione e Solidarietà sono: San Carlo, Paoli, Ferraris, Carducci, Sola, Lanfranco, Guidotti e Marconi.
Il Premio Donazione e solidarietà si propone di sensibilizzare gli studenti sui temi dell’impegno sociale e della solidarietà, incentivando il dono di se stessi e del proprio tempo libero attraverso il volontariato e la donazione di sangue e tessuti, fino all’atto estremo della donazione di organi. Dopo gli incontri con medici di AUSL e Policlinico e con i volontari delle associazioni cittadine, i ragazzi delle classi seconde hanno lavorato, individualmente o in gruppo, agli slogan, i disegni e i video in mostra alla Rotonda.
Il Premio è promosso dal Multicentro Ambiente e Salute del Comune di Modena in collaborazione con l’AOU Policlinico di Modena, l’Azienda USL di Modena, le Associazioni del dono – ADMO, AIDO, ANED, ANTF, ASEOP, AVIS – AVPA e E.Leclerc-Conad.
Per informazioni è possibile consultare il sito www.comune.modena.it/musa
Tutti i vincitori del premio donazione e solidarietà
Prima Alice Magnani della seconda I della Scuola Media Sola che spiega il “Teorema del donatore” partendo dal “Teorema di Pitagora”. Questo il risultato della premiazione del concorso Premio donazione solidarietà che si è svolta oggi, 8 maggio alle 17.00 nella piazza centrale del Centro Commerciale La Rotonda in Strada Morane, 500.
Il teorema di Pitagora diventa il teorema del donatore ed è spiegato sia graficamente, sia con le parole: “l’area della solidarietà costruita sulla vita è uguale alla somma dell’amore costruito sulle donazioni”. Questa l’idea di Alice Magnani della seconda I della Scuola Media Sola di San Damaso, Modena che ha vinto la dodicesima edizione del Premio Donazione e Solidarietà. La giuria – composta da rappresentanti di Comune, associazioni di volontariato, Azienda Usl e Azienda Ospedaliero Universitaria – ha giudicato il suo messaggio il più efficace per promuovere i temi della solidarietà e della donazione degli organi. Undici i vincitori a pari merito del secondo posto: Beatrice Guaraldi – Alice Barbolini- Sofia Marconi / 2H Scuola Media Lanfranco ; Lorenzo Calandra / 2D Scuola Media Carducci ; Vittoria Filomena / 2P – Matteo Filomena 2O / Scuola Media Marconi; Antonio De Rosa / 2R Scuola Media Marconi; Caterina Bigliardi / 2A Scuola Media Ferraris; Anastasia De Matteo / 2A Scuola Media Ferraris; Giada Bonacini / 2D Scuola Media Paoli; Shannon Triberti / 2I Scuola Media Sola; Alessia Brandoli / 2M Scuola Media Guidotti; Xue Juan (Tina) Chen / 2I Scuola Media Sola; Anita Bertarini – Mona Ben El Hamel / 2N Scuola Media Guidotti. Tre menzioni speciali a: Edoardo Braglia / 2R Scuola Media San Carlo; Giada Midulla / 2D Scuola Media Paoli; Mattia Carlucci – Kevin Ferrari – Giuseppe Musto – Ibraima Touré – Zarrouk Ramzi / 2S Scuola Media Marconi. Il video che è stato premiato nella sezione multimediale è opera di: Alessio Covella – Stefania Bolognesi / 2O Scuole Medie Marconi. “Guardando gli elaborati dei ragazzi traspare in maniera evidente come i ragazzi abbiano colto pienamente, trattando dell’argomento specifico con medici, esperti e volontari, il tema più complessivo della solidarietà tra persone e questo mi sembra l’elemento e il valore fondamentale di tutta questa iniziativa” commenta Simona Arletti, assessore all’Ambiente e Città Sane del Comune di Modena “Per questo abbiamo bisogno di continuare a trasmettere questo messaggio attraverso iniziative come questa perché ogni cittadino si senta un potenziale donatore. Un grosso lavoro di sensibilizzazione viene svolto anche dalle Associazioni il cui lavoro si integra e supporta quello delle istituzioni”. Il Premio Donazione e Solidarietà si propone di sensibilizzare gli studenti sui temi dell’impegno sociale e della solidarietà, incentivando il dono di se stessi e del proprio tempo libero attraverso il volontariato e la donazione di sangue e tessuti, fino all’atto estremo della donazione di organi. Dopo gli incontri con medici di Usl e Policlinico e volontari delle associazioni cittadine, i ragazzi delle classi seconde hanno lavorato, individualmente o in gruppo, agli slogan, i disegni e i video in mostra alla Rotonda. Il Premio è promosso dal Multicentro Ambiente e Salute del Comune di Modena in collaborazione con l’AOU Policlinico di Modena, Azienda USL di Modena, le associazioni del dono – ADMO, AIDO, ANED, ANTF, ASEOP, AVIS – e E.Leclerc-Conad. Per informazioni è possibile consultare il sito: www.comune.modena.it/musa
VINCITORI 2014 Primo premio Alice Magnani / 2I Scuola Media Sola Secondi premi a pari merito 1. Beatrice Guaraldi – Alice Barbolini- Sofia Marconi / 2H Scuola Media Lanfranco 2. Lorenzo Calandra / 2D Scuola Media Carducci 3. Vittoria Filomena / 2P – Matteo Filomena 2O / Scuola Media Marconi 4. Antonio De Rosa / 2R Scuola Media Marconi 5. Caterina Bigliardi / 2A Scuola Media Ferraris 6. Anastasia De Matteo / 2A Scuola Media Ferraris 7. Giada Bonacini / 2D Scuola Media Paoli 8. Shannon Triberti / 2I Scuola Media Sola 9. Alessia Brandoli / 2M Scuola Media Guidotti 10. Xue Juan (Tina) Chen / 2I Scuola Media Sola 11. Anita Bertarini – Mona Ben El Hamel / 2N Scuola Media Guidotti Opere menzionate 1. Edoardo Braglia / 2R Scuola Media San Carlo 2. Giada Midulla / 2D Scuola Media Paoli 3. Mattia Carlucci – Kevin Ferrari – Giuseppe Musto – Ibraima Touré – Zarrouk Ramzi / 2S Scuola Media Marconi Opera multimediale Alessio Covella – Stefania Bolognesi / 2O Scuole Medie Marconi Premio provinciale (superiori) Martina Batti – III C Istituto Venturi
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Dott.ssa Virginia Leonelli – Coordinatore Locale alla donazione prelievo e trapianto di organi e tessuti AOU Policlinico
Durante l’anno 2013 presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena è proseguita l’attività di donazione di cornee finalizzata al trapianto, eseguito anche presso la nostra sede. È stato ancora un anno inferiore alle attese: sono state effettuate 16 richieste di donazione di cornee; i donatori sono stati 10 di cui effettivi 7, sono state quindi prelevate 14 cornee; in 6 casi vi è stata opposizione dei familiari al prelievo, nei rimanenti 3 casi i tessuti non sono risultati idonei. Nel rapporto annuale del lavoro svolto è necessario considerare che presso l’AOU Policlinico stanno proseguendo le attività di ristrutturazione, consolidamento, trasferimento e spostamento di reparti, rese necessarie dal sisma del 2012, che impegnano notevolmente il personale. E’ opportuno inoltre sottolineare che è sempre elevato il numero dei pazienti deceduti in età superiore agli 80 anni, condizione che controindica il prelievo delle cornee. Durante i primi mesi del 2014 i dati stanno mostrando un andamento in rialzo della donazione di cornee. Inoltre, grazie all’attenzione sempre molto alta nei riguardi dell’attività di donazione, sono state eseguiti anche 2 prelievi multiorgano riguardanti pazienti ricoverati in Terapia Intensiva; tale evento è da considerarsi interessante dal momento che è infrequente che tali pazienti accedano al Policlinico, data la programmazione locale che ha disposto lo spostamento delle Neuroscienze all’Ospedale di Baggiovara. Nell’ambito dell’attività didattica e di sensibilizzazione, sono proseguiti i periodici incontri con le singole Unità Operative ed i corsi rivolti a medici ed infermieri sulla donazione (in collaborazione con il Centro Regionale Trapianti) e sulle procedure aziendali riguardanti il prelievo. E’ proseguita l’opera di diffusione e divulgazione della cultura della donazione presso le Scuole Medie Inferiori di Modena in collaborazione con le strutture competenti del Comune ed il supporto delle Associazioni di Volontariato, nell’ambito del premio “Donazione e Solidarietà”.
Ospedale S. Agostino Estense di Modena leader in regione per numero di donazioni di organi
È il S. Agostino Estense di Modena l’ospedale presso il quale è stato effettuato il maggior numero di donazioni di organi nel 2013. Il lusinghiero risultato, che ancora una volta colloca la sanità modenese ai vertici in regione, emerge dall’ultimo report del Centro regionale di riferimento per i trapianti dell’Emilia-Romagna (Crt-ER). Dal report risulta che nel 2013 l’Unità operativa di Rianimazione del nuovo ospedale dell’Azienda USL di Modena ha segnalato 38 potenziali donatori, 18 dei quali sono stati effettivamente utilizzati. I casi “segnalati” sono le persone indicate dai medici della rianimazione come potenzialmente idonee al prelievo di organi e tessuti, mentre i donatori “utilizzati” sono le persone a cui vengono effettivamente prelevati uno o più organi. L’ospedale di Baggiovara ha ottenuto ottimi risultati anche per quanto riguarda gli organi donati ed effettivamente impiantati in pazienti: sono stati 40 nel 2013. I risultati raggiunti dall’Ospedale di Baggiovara sono anche il frutto del lavoro del dott. Raffaele Stacca che dallo scorso 21 novembre, dopo 41 anni di servizio nella sanità modenese, è in pensione. È stato il pioniere dell’attività di procurement di organi e tessuti, fu infatti il primo medico modenese, nel lontano 1990, a organizzare il primo prelievo multiorgano in provincia. Da tutta l’equipe di Baggiovara va al dott. Stacca un’enorme gratitudine per il coraggio che ha sempre speso in questa attività, gratitudine per aver insegnato a tutti il profondo senso del donare, gratitudine per gli infiniti consigli e l’appassionato sostegno dato a noi tutti in questi anni di attività di donazione. È fuor di ogni dubbio che se non fosse stato per il Dott. Stacca, sicuramente l’attività di procurement negli ospedali modenesi sarebbe una sottile percentuale di quello che è invece tutt’ora uno dei risultati di cui andiamo più fieri. Tutte le attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti in Emilia-Romagna fanno capo al Centro regionale di riferimento per i trapianti, con sede presso l’ospedale Sant’Orsola di Bologna, che coordina i rapporti tra le Rianimazioni presenti in tutti gli ospedali della regione (dove vengono prelevati gli organi donati), i Centri trapianto, le banche dei tessuti e delle cellule, le attività per garantire la sicurezza del donatore e la qualità degli organi donati, l’attività di raccolta dati, il coordinamento delle liste di attesa e la loro trasmissione al Centro Nazionale Trapianti di Roma. Per quanto riguarda la provincia di Modena, la volontà di donare può essere espressa compilando un apposito modulo presso gli Uffici Relazioni col Pubblico dell’Azienda USL di Modena. I dati sulle manifestazioni di volontà, vengono poi immessi, da personale autorizzato ed in condizioni di sicurezza informatica, in una banca dati nazionale, collocata presso il Centro Nazionale Trapianti (CNT) e collegata in rete con tutti i Centri regionali trapianti. Nella nostra regione questa banca dati viene interrogata dai medici del Centro di Riferimento Trapianti in occasione di ogni osservazione di morte, allo scopo di verificare con certezza se il soggetto abbia espresso in vita la propria volontà, favorevole o no alla donazione. Trapianto di rene a Modena 2013 • Divisione di Nefrologia, Dialisi e Trapianto (Direttore Prof. G. Cappelli), • Divisione di Urologia (Direttore Prof. G.P. Bianchi) • Divisione di Chirurgia Vascolare (Direttore Prof. G. Coppi) • Servizio di Anestesia e Rianimazione 1 (Direttore Prof. A. Pasetto) Nel corso del 2013 sono stati trapiantati 27 pazienti: 25 da donatore cadavere e 2 da donatore vivente. Nel gruppo di pazienti che hanno ricevuto un rene da donatore cadavere 3 erano sieropositivi per HIV (uno di questi ha ricevuto un trapianto combinato con il fegato), due pazienti sono stati sottoposti a trapianto combinato e 2 a trapianto di doppio rene. La attività da donatore cadavere è superiore al 2012 e rappresenta il 20% della attività di trapianto renale in regione. Per quanto riguarda l’attività di trapianto da vivente, a fronte di 14 colloqui informativi, esplicitamente richiesti dai potenziali donatori, con i relativi gruppi famigliari (23 potenziali donatori) e dopo la prima fase di screening con esclusioni legate di solito a incompatibilità di gruppo, a esami di routine anomali o infine a candidature ritirate, solo 10 soggetti (circa il 44%) hanno intrapreso lo studio successivo. L’esito finale è stato: • 1 trapianto da donatore consanguineo (madre a figlio) • 1 trapianto da donatore non consanguineo (marito a moglie) • 3 donatori giudicati non idonei (duplicità vascolari in due casi, in un altro riscontro di malattia linfoproliferativa del donatore) • 2 trapianti non eseguiti per problemi del ricevente (rivascolarizzazione miocardica e ultimo cross-match positivo) • 3 studi ancora in corso Da segnalare l’aumentata frequenza di possibili donatori viventi extracomunitari residenti all’estero ma disposti a donare un rene al familiare in trattamento emodialitico in Italia. Sono stati individuati almeno 4 emodializzati extracomunitari in dialisi in Provincia di Modena, che hanno un possibile familiare donatore consenziente, residente all’estero, in paesi (Marocco, Ghana, ed Egitto) che non hanno convenzioni sanitarie con l’Italia e che, quindi, dovrebbero accollarsi tutte le spese di studio del donatore, della nefrectomia e dei successivi controlli. Nessuno di questi donatori ha tali possibilità economiche e quindi nessuno studio è stato intrapreso. Sarebbe auspicabile l’individuazione di un percorso appropriato in ambito regionale o nazionale. Il basso numero di trapianti da cadavere è un dato da ricondursi in parte alla riduzione del numero dei pazienti in lista operata e concordata nel corso degli ultimi anni mentre l’aggiornamento dello score di assegnazione sembra inizi a riflettersi positivamente sulla frequenza attesa di trapianto L’età media dei riceventi è stata di circa 55 anni (range: 35-72 aa), mentre l’età media dei donatori, esclusi i viventi, è stata di circa 60 anni, (range: 31-80 aa). 13 sono stati i trapianti effettuati su pazienti residenti in Regione (11 da cadavere e 2 da vivente), pari al 55% dell’attività; 11 di questi erano residenti in provincia di Modena. Si segnala che prosegue l’attività di trapianto di organo solido in pazienti sieropositivi e nel corso del 2013 sono stati trapiantati 3 pazienti. Sale così a 15 il numero globale di trapianti eseguiti in questa tipologia di pazienti con risultati di assoluto rilievo sia in termini di funzione del graft che di sopravvivenza del paziente. E’ comunque importante sottolineare come la presenza di questi pazienti in lista sia veramente esigua anche se pare di cogliere, rispetto allo scorso anno, una tendenza all’aumento. Quest’anno infatti sono stati inseriti e trapiantati 3 nuovi pazienti: altri 4 pazienti sieropositivi per HIV stanno completando lo studio per l’inserimento. Come in tutti gli anni passati, nessun rene offerto dal Coordinamento Regionale è stato rifiutato per motivi organizzativi. Nel 2013 sono stati eseguiti 2 trapianti da donatore vivente, tutti da famigliari, 1 dalla madre ed uno dal marito. La lista d’attesa in accordo con le Linee Guida regionali è rimasta aperta nel corso del 2013 ai pazienti non residenti in Emilia-Romagna, tuttavia, per aderire alle indicazioni del CNT sul rapporto ottimale tra pazienti in lista e numero di trapianti fatti, si è proseguito con la riduzione numerica della Lista Unica di Attesa concordata tra i tre Centri Regionali. Questo ha comportato tempi di inserimento abituali per i pazienti regionali ma decisamente molto più lunghi per i pazienti residenti fuori Regione. A fine 2013 erano iscritti sulla Lista d’attesa di Modena 196 pazienti; l’80% di questi era clinicamente attivo mentre il 20% risultava sospeso per motivi clinici intercorrenti o in attesa di completare le indagini di secondo livello. Al Centro di Modena i pazienti in Lista residenti in Regione sono 89 (45%). L’età media dei pazienti in lista è 49,7 anni (range: 22-73 aa) e si rileva che 39 pazienti (18.8 %) hanno più di 60 anni e 2 (1%) più di 70 anni. Il 23% del totale dei pazienti in lista (46 casi) sono inseriti, in base alle condizioni cliniche e/o immunologiche, in specifici programmi locali, regionali o nazionali: – Ritrapianti: 25 pazienti (12.7% della lista), di cui 22 al 2° e 3 al 3° trapianto; – Immunizzati: 9 pazienti: 7 inseriti nel protocollo iperimmuni AIRT, 2 nel Protocollo Nazionale Iperimmuni. – Doppio trapianto: 5 pazienti; – Combinato fegato-rene: 2 pazienti; – Utilizzo di donatore HCV+: 1 solo paziente, anche HIV+, tra i 4 viremici, ha accettato questo protocollo; sono peraltro 13 i pazienti in lista HCV+, 9 non viremici. – Urgenze: 2 per carenza di accessi vascolari – Riceventi HIV+: 3 pazienti, tutti in posizione attiva L’attività di inserimento in lista, che come sempre si avvale della collaborazione del chirurgo vascolare e dell’urologo, ha portato complessivamente a 56 nuovi inserimenti mentre 68 sono i pazienti usciti di lista. In considerazione delle attuali caratteristiche cliniche dei pazienti, sempre più anziani o con diverse comorbidità, diversi Centri Dialisi chiedono visite preliminari all’inserimento, al fine di giudicare se il paziente possa essere candidabile a trapianto. Questa attività risulta particolarmente impegnativa in quanto si tratta di pazienti con comorbidità cardio-vascolari in cui il giudizio di ipotetica trapiantabilità scaturisce dalla revisione di documentazione, non sempre aggiornata, e dal parere collegiale di chirurgo vascolare, urologo e/o cardiologo che spesso richiedono approfondimenti prima di esprimere un giudizio. Nel corso del 2013 sono state eseguite 19 valutazioni preliminari: solo una di queste è stata completata dai centri dialisi di provenienza quindi solo un paziente è stato inserito in lista d’attesa. I pazienti con maggior anzianità di lista e/o di età anagrafica oppure affetti da patologia cardio-vascolare vengono rivalutati, secondo protocollo, con cadenza annuale: quest’anno sono stati riconvocati 24 pazienti e 7 di questi (29%) sono stati esclusi dalla lista per non idoneità clinica. Grazie alla collaborazione con la Chirurgia dei Trapianti di Fegato e Multiviscerale, diretta dal Prof. Giorgio Enrico Gerunda, prosegue l’attività di inserimento in lista e di trapianto dei pazienti candidati a trapianto combinato fegato-rene. A fine 2013 in lista d’attesa vi sono due pazienti candidati, due sono stati trapiantati nel corso dell’anno e due pazienti sono in corso di valutazione. L’attività di follow-up viene svolta in due ambulatori dedicati. Nell’arco del primo trimestre post-trapianto è attivo un ambulatorio di “continuità assistenziale” affidato alla stessa equipe che ha seguito l’immediato post-operatorio. Allo scadere del terzo mese il paziente viene preso in carico dall’ambulatorio di follow-up che gestisce sia i pazienti trapiantati della Provincia di Modena che i trapiantati presso il Centro di Modena residenti fuori Provincia o fuori Regione in collaborazione con le Nefrologie di residenza dei pazienti. Attualmente sono in follow-up 500 pazienti (475 nel 2011), di cui 23 portatori di trapianto di pancreas (17 combinato con il rene e 6 pancreas isolato). Accanto a questa attività è necessario segnalare anche il follow-up dei 50 donatori viventi, di cui 47 nefrectomizzati presso il nostro Centro e 3 altrove. E’ poi progressivamente aumentata l’attività di gestione a distanza dei trapiantati in collaborazione con i Centri Nefrologici periferici di invio dei pazienti (ambulatorio virtuale) con aumento della richiesta di impegno medico per consulenze telefoniche e della necessità di visite e/o ricovero urgente per eventuali complicanze intercorrenti non risolvibili in periferia. Gli obiettivi 2014 sono legati sostanzialmente al recupero numerico dell’attività di trapianto da cadavere, al favorire la cultura della donazione in Provincia (36 segnalazioni e 18 donatori utilizzati nel corso del 2013), ed al potenziamento dell’attività da vivente sensibilizzando le nefrologie periferiche ed in particolare i colleghi che seguono gli ambulatori della IRC in pre-dialisi per implementare, ove possibile, il trapianto da donatore vivente pre-emptive.
Donazioni AVIS
Le prime donazioni di sangue a Modena avvengono a titolo sperimentale e di studio, già dagli anni trenta, ma sono più ricerche di medici che risposte a bisogni reali, invece dal 1943 al 1945 agisce nella città un gruppo di donatori legato all’Ospedale militare in via San Geminiano per il soccorso ai feriti di guerra. I donatori effettuavano le donazioni anche ogni 30/40 giorni. E’ negli anni 1950 che grazie al prof. Storti, si cominciò a parlare di donazione e donatori. La nascita della prima struttura formale è dovuta alla solidarietà sociale del movimento operaio, non a caso i primi donatori escono dalla Corni, dalla Maserati ecc. Solo nel settembre 1950 si costituisce formalmente il primo gruppo AVIS Modenese con 220 donatori. Dopo varie vicissitudini nel 1956 l’AVIS modenese si consolida e comincia il suo servizio in città cambiando spesso sede fino all’attuale. Oggi anche se tra problemi diversi e difficoltà l’AVIS Comunale Modena è sempre più solida: i dati sono questi Associati complessivi al 31 Dic. 2013: 6640 di cui Don. Effettivi 6553 Don. Emeriti 60 Collaboratori 27 I 6553 donatori Effettivi hanno donato nel 2013: 6287 unità di Sangue 3256 unità di Plasma 874 unità Di Piastrine e Multicomponent Totale 10.687 donazioni 357 in più rispetto al 2012 e per la prima volta nel corso degli ultimi 30 anni, periodo in cui si pratica la donazione in aferesi, abbiamo superato il 40% delle donazioni complessive in questa modalità e quindi il famoso traguardo del 50 e 50 lo stiamo raggiungendo.