“Nell’ultima seduta, tenutasi oltre la data di convocazione dei comizi elettorali, il Consiglio Comunale di Sassuolo ha approvato un atto, dichiarato “urgente ed improrogabile”, che interviene a ridefinire e prorogare i termini del Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica del Polo estrattivo n. 6 “Via Ancora”, Polo per il quale sono da tempo attese opere di recupero naturalistico.
Il Polo è un’area interessata dal progetto della “bretella” Campogalliano-Sassuolo, opera rispetto alla utilità della quale il Partito dei Comunisti Italiani continua a nutrire forti dubbi, quantomeno per la parte che si spingerebbe a sud del nuovo Scalo Merci ferroviario in via di conclusione nei pressi di Cittanova.
In quella delibera è stata inserita anche la adozione, da parte del Comune, della VAS (valutazione ambientale strategica) relativa allo spostamento dell’impianto di Tiro a Volo della società ADS Valsecchia Enal per collocarlo all’interno dell’area del Polo. L’adozione della VAS è un atto che fa’ presagire l’accoglimento della proposta di spostamento, ma soprattutto è un atto e per il quale di sicuro non sono giustificate le ragioni di “urgenza ed improrogabilità”!
La delibera in questione, almeno per quella parte, ci pare dunque illegittima, e ci auguriamo che i consiglieri uscenti del PD mantengano il loro impegno ad impugnarla. Chiediamo inoltre al candidato sindaco del centrosinistra Claudio Pistoni un impegno formale, dopo le elezioni che siamo certi vincerà, a confrontarsi con l’intera cittadinanza in merito all’esistenza ed alla ubicazione di un impianto di tiro al piattello nel comune di Sassuolo.
L’ubicazione, ed ancora prima la convenienza, di un impianto di tiro al piattello all’interno di un’area che è parte integrante di una Rete Ecologica (fiume Secchia), nonché nei pressi di importanti centri abitanti, considerando altresì che nella provincia di Modena esistono altri impianti dedicati al tiro al piattello, collocati in aree assai più idonee, sono questioni non certo marginali. E dunque non possono essere fatte passare in modo così poco trasparente. Peraltro va notato che la delibera, che in prima lettura fu rimandata essendo mancato il numero legale, è stata votata “all’unanimità dei consiglieri presenti e votanti”, ovvero da solo 15 membri…”.
(Il segretario provinciale PdCI Mario Ori)