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Polizia Municipale Modena, il comandante Chiari: “si faccia piena luce”

ann-Municipale-MoUno strumento per rendere concreti nella quotidianità dell’attività della Polizia municipale “quei principi etici di uguaglianza, giustizia e pari opportunità enunciati nella Costituzione e a cui il nostro lavoro si ispira”. Il comandante Franco Chiari è intervenuto alla manifestazione per i 154 anni del Corpo di Modena, che si è svolta mercoledì 14 maggio nel cortile del Comando di via Galilei, facendo riferimento alla rinnovata Carta dei servizi della Polizia municipale per sottolineare “il legame di fiducia e collaborazione” con i cittadini “indispensabile al miglioramento della qualità sociale”.
Temi richiamati da Chiari per ricordare la vicenda d’attualità dei due operatori indagati dalla magistratura (“a cui va tutta la nostra fiducia”, ha affermato il comandante) e sottoposti a misure restrittive: “E’ stato difficile – ha ricordato – la sera stessa dopo aver eseguito il provvedimento, darne notizia al personale in servizio, da me riunito prima della fine del turno per evitare che apprendesse la notizia dalla stampa. Lo stato d’animo mio e dei presenti, come si può immaginare, era fortemente provato, come lo è tuttora, da quella circostanza del tutto inedita. Ma in tutti prevale l’auspicio che, al più presto, anche con il contributo degli operatori interessati, si faccia piena luce sulla verità, quale essa sia”.
Alla vicenda ha fatto riferimento nel saluto iniziale anche l’assessore alla Qualità e sicurezza della città Antonino Marino sottolineando il “lavoro prezioso che il Corpo quotidianamente svolge per Modena” e richiamando poi l’intervento del sindaco Giorgio Pighi (oggi impegnato a Roma per l’emergenza profughi, come responsabile Anci per l’Immigrazione) che fin da subito “ha espresso piena fiducia nel comandante e nel corpo di Polizia municipale che in questi anni ha sempre saputo caratterizzare la propria attività al pieno rispetto della persona, anche negli interventi più delicati e difficoltosi”.
Lo stesso Chiari nel suo intervento ha proseguito ribadendo che “lavorare giornalmente per la sicurezza e la qualità della vita di una città richiede unità di visione, richiede che si lavori insieme e che si ricerchi costantemente questa identità comune. E sono convinto che le nostre risorse organizzative e individuali possano garantire – ha affermato il comandante – un sempre maggior impegno nell’esercitare con serenità e correttezza, nel massimo rispetto dei valori etici universali, il nostro ruolo. È il nostro dovere!”.
L’intervento di Chiari è proseguito ricordando gli sforzi fatti in questi anni “per superare qualsiasi tipo di autoreferenzialità, imparando ad adeguare costantemente le modalità di intervento” alle mutate esigenze sociali, oltre ad aver sviluppato una “capacità di integrazione” con le altre forze di polizia, con gli altri servizi e settori del Comune, con enti e istituzioni del territorio così da rappresentare oggi una realtà significativa “sia sul fronte della prevenzione e dissuasione sia sul fronte della repressione degli illeciti”.

NEL 2013 SVOLTI PIÙ INTERVENTI
Aumentano i controlli del territorio in molti settori e cresce l’attività investigativa: dai pirati stradali alla truffa sui contachilometri delle auto usate
Nel corso del 2013 sono state circa 60.500 le telefonate di cittadini alla Polizia municipale di Modena, con 22.400 richieste di intervento arrivate alla sala operativa, 1.300 in più rispetto al 2012, mentre gli interventi disposti sono stati oltre 38.800, circa 12 mila in più rispetto all’anno precedente. Sono i numeri che il comandante della Polizia municipale Franco Chiari ha richiamato nel corso della manifestazione per i 154 anni del Corpo di Modena, che si è svolta mercoledì 14 maggio nel cortile del Comando di via Galilei, per delineare l’incremento dell’attività di attenzione al territorio su “degrado e microcriminalità, polizia amministrativa, polizia stradale e polizia giudiziaria”, con interventi che ormai sono programmati in misura superiore agli stessi bisogni rappresentati dai cittadini con le loro richieste proprio “in quegli specifici ambiti in cui la vulnerabilità dei sentimenti di sicurezza della comunità è più esposta”.
“Non siamo i soli a lavorarci e non abbiamo azzerato quei fenomeni che tanto preoccupano la comunità cittadina, ma abbiamo fatto cose concrete, visibili, misurabili”, ha affermato Chiari ricordando, con alcuni esempi, l’impegno nell’ambito del Patto per Modena sicura rinnovato in febbraio, la copertura h24 della centrale operativa di videosorveglianza, le 14 telecamere che si sono aggiunte al sistema dal 2013 a oggi (con anche la sperimentazione nel quartiere periferico di Salvo D’Acquisto), le 20-24 pattuglie operative sul territorio per ogni turno di lavoro diurno.
Il comandante ha ricordato anche l’istituzione del nuovo servizio di pattugliamento in bicicletta dei parchi e delle zone centrale, che riprende l’attività proprio giovedì 15 maggio rinforzando la rete dei Vigili di quartiere, così come l’Ufficio mobile che raccoglie segnalazioni in diverse aree della città e delle frazioni. Una sottolineatura particolare è stata riservata all’aumento di alcune attività: più persone controllate (18.600 rispetto alle 10.300 dell’anno precedente), più persone indagate o denunciate (1.440, erano 930 nel 2012), più veicoli controllati (56.910 rispetto ai 49.083 nel 2012). E sono cresciuti anche gli interventi di contrasto all’accattonaggio (da 303 a 1.666), di allontanamento di nomadi abusivi (da 189 a 404) e i servizi di contrasto alla prostituzione (da 334 a 1.020), oltre a quelli per la tutela della quiete svolti nei circoli privati e per la tutela della sicurezza nei cantieri edili.
Con il progetto “Modena insieme contro la contraffazione”, inoltre, è stata svolta formazione specifica per 26 operatori (il manuale redatto con le linee guida è utilizzato ora anche da altri comandi) e realizzati controlli con il sequestro di oltre cinquemila prodotti e sanzioni per 136 mila euro.
Il comandante Chiari ha poi citato anche altre attività come l’estensione dei controlli antidroga eseguiti a richiesta di alcuni dirigenti didattici all’interno di scuole cittadine (con l’ausilio tecnico di unità cinofile della Guardia di Finanza), lo sviluppo dei piani di contrasto coordinati dalla Prefettura in materia di illeciti nel settore dell’autotrasporto, alcune attività investigative come quelle sull’esercizio abusivo della professione di autotrasportatore o quella che ha permesso di denunciare per frode in commercio e truffa una concessionaria auto che, in concorso con un’autofficina, truccava i contachilometri delle auto usate da mettere in vendita. Buoni i risultati anche rispetto al fenomeno della pirateria stradale (in 30 casi sui 45 accertati è stato individuato il responsabile che si era dato alla fuga), così come rispetto all’evasione dei tributi locali: 226 segnalazioni qualificate all’Agenzia delle entrate, con la confisca di 82 veicoli.
Un impegno particolare è stato impiegato nel contrasto alla guida sotto l’effetto di alcool o di sostanze stupefacenti con la seconda edizione del progetto “Drugs On Street”: 35 servizi di controllo che hanno interessato 1.605 veicoli, 96 i conducenti risultati positivi alla prova con etilometro, 122 sono stati esaminati dai sanitari per rilevare l’assunzione di stupefacenti, sono state ritirate 88 patenti e sequestrati 12 veicoli.
Negli ultimi mesi del 2013, inoltre, è stato rilanciato il progetto di Polizia di prossimità “che si occupa di ogni situazione problematica e complessa che implichi disagio per persone o animali, e che gestisce annualmente oltre tremila segnalazioni”, ha ricordato Chiari sottolineando come questa attività sia stata orientata “verso il concetto di polizia di comunità ricercando sempre di più la partecipazione nella gestione e nella soluzione dei problemi emergenti del territorio”.

















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