Nel primo pomeriggio di mercoledì un equipaggio della Squadra Mobile, durante un pattugliamento in città, ha notato in via Luca a Reggio due uomini che furtivamente si aggiravano tra le auto in sosta. I due, volti noti per precedenti vicende, venivano fermati per un controllo, entrambi erano sprovvisti di documenti. All’atto del controllo erano in possesso di due bici mountain bike e delle chiavi di una vettura Renault parcheggiata poco distante. Nella vettura sono stati rinvenuti arnesi atti allo scasso, una chiave alterata e quattro canne da pesca professionali con relativi mulinelli, sulla cui provenienza i due non erano in grado di fornire giustificazioni.
Successivi accertamenti hanno consentito di scoprire che le due bici e le quattro canne da pesca erano state rubate il giorno precedente in un garage a S. Martino in Rio. Il valore complessivo dei beni rubati si aggira sui 4.000,00 euro.
La refurtiva sarebbe poi stata riconosciuta dal legittimo proprietario, contattato ed invitato in Questura dagli investigatori della Mobile per le attività di riconoscimento e di riconsegna.
I due, G. T. 53enne e P. T. 22enne entrambi georgiani con precedenti di polizia e irregolari sul territorio italiano, sono stati portati in Questura e denunciati per ricettazione e porto di strumenti atti allo scasso.
L’operazione di fermo dei due georgiani di mercoledì scorso ha avuto un seguito nella mattinata di ieri.
La Squadra Mobile dopo aver denunciato i due per ricettazione, ha organizzato un controllo degli stessi con pattuglie in attività di pedinamento. Nella tarda mattinata di ieri uno dei due, G. T., dopo essersi guardato, sospettoso, intorno è entrato in un appartamento in zona Ospizio locato ad una sua connazionale.Sospettando situazioni illecite, gli agenti sono entrati nell’abitazione per verificare. Alla presenza di G.T. e della donna veniva eseguita una perquisizione.
In un vano sottotetto chiuso a chiave vi erano occultate 5 biciclette, in una camera in uso all’uomo venivano recuperate tre canne da pesca ed alcune valigette contenenti attrezzi meccanici da lavoro (trapani, avviatori, chiavi inglesi, cacciaviti, pinze etc.) Di tutte le cose rinvenute l’uomo non sapeva dare spiegazione alcuna sulla provenienza. Entrambi venivano condotti in Questura.Dai successivi accertamenti emergeva che due delle cinque biciclette, di nota marca e dal valore di circa 400,00 euro, e le tre canne da pesca erano state rubate in due cantine di S. Martino in Rio tre giorni prima.
In ragione di ciò il 53enne georgiano G. T. veniva nuovamente denunciato per il reato di ricettazione.
La donna dichiarava di aver dato ospitalità all’uomo solo da pochi giorni per intercessione di terza persona e che lo stesso stava spesso stava fuori casa, aggiungendo che appena giunto nella sua abitazione le aveva chiesto la chiave del vano ripostiglio per riporvi effetti personali.