Nel maggio 2014 il Trust Eureka, nato per volontà della Fondazione Golinelli, presenta il Vivaio delle imprese: un progetto per valorizzare i talenti migliori delle ragazze e dei ragazzi avvicinandoli alla cultura imprenditoriale, stimolandone la creatività e offrendo loro un’occasione concreta per sfidare se stessi realizzando le proprie idee.
La disoccupazione giovanile, che oggi in Italia sfiora il 42.3 per cento, si contrasta anche accrescendo l’imprenditorialità: ogni nuovo imprenditore rinnova il tessuto produttivo del paese e moltiplica le opportunità di occupazione per molti altri giovani.
Il Vivaio delle imprese è un progetto innovativo: anticipa i tempi intercettando giovani studenti con alto potenziale e immettendoli in un percorso educativo informale che integra la tradizionale formazione scolastica. Offre know how e la possibilità di misurarsi concretamente con esperimenti di imprenditorialità.
Finanziato e sostenuto sotto il profilo organizzativo dalla Fondazione Golinelli, il Trust Eureka è un istituto indipendente nella gestione: una cassaforte di cristallo che può attrarre risorse economiche da privati e istituzioni che ne condividono gli obiettivi, garantendo la massima trasparenza nelle finalità e nell’utilizzo dei fondi. I partner di Eureka Trust sono H-Farm Ventures, Comune di Bologna, Ufficio Scolastico Regionale Emilia-Romagna, Fondazione Golinelli.
Il Vivaio delle imprese, la prima iniziativa del Trust Eureka, è un atto di fiducia nel coraggio, nella creatività, nella curiosità e nella passione dei giovani.
70 ragazzi con una marcia in più
Il Vivaio delle imprese non si rivolge solo a studenti modello: cerca ragazzi ambiziosi ed energici che vogliono lavorare sodo per concretizzare nuove idee. Li sceglie attraverso una doppia selezione identificando, attraverso colloqui individuali, i giovani con maggior potenziale all’interno della rosa di candidati segnalati da scuole e dirigenti scolastici. Il progetto coinvolge un massimo di 70 ragazzi del III e del IV anno di dieci scuole secondarie di II grado di Bologna (ITIS Belluzzi Fioravanti, Liceo Copernico, Liceo Malpighi, Liceo Galvani, Liceo Fermi), di Reggio Emilia (Liceo Spallanzani), di Modena (ITIS Fermi), di Imola (Istituto Agrario Scarabelli-Ghini, IIS Alberghetti) e di Forlì (Liceo Paulucci di Calboli).
Quattro tappe verso l’impresa
Dal 30 giugno al 9 luglio 2014 ai Giardini Margherita di Bologna parte il campo estivo di cultura imprenditoriale: 13 insegnanti e 5 tutor propongono 60 ore di lezione, per 16 diversi insegnamenti suddivisi in tre moduli: cultura imprenditoriale (mercato globale, sostenibilità, comunicazione, coscienza civica), innovazione tecnologica (tecnologie e linguaggi ict, workshop) ricerca (biodiversità umana, neuroscienze, genetica, nanotech).
Da settembre 2014 si sviluppa il lavoro su progetto nell’ambito di nanotecnologie, biotecnologie e neuroscienze. L’obiettivo è ideare e sviluppare un dispositivo, uno strumento, un software che contribuisca al miglioramento delle Smart Cities.
A novembre 2014 idee e prototipi vengono presentati. Le idee progettuali più interessanti ricevono un finanziamento ed entrano negli acceleratori del Vivaio delle imprese che offre sostegno, spazi, training, tutorship.
A maggio 2015 si conclude il periodo di sviluppo dei progetti.
Il programma del prossimo triennio
Dal 2015 l’attività del Vivaio delle imprese si estende ai settori produttivi del territorio: packaging, domotica, meccanica, meccatronica, bio-medicale, agroalimentare, edilizia, cultura, spettacolo.
Nel 2015/2016 si replica il progetto sviluppato nell’anno precedente con i ragazzi delle scuole medie superiori. Inoltre si avvia il primo corso parauniversitario del Vivaio delle imprese.
Nel 2016/2017 si replica il progetto di imprenditorialità riguardante i ragazzi delle scuole medie superiori. Il corso parauniversitario da annuale diventa biennale, e si amplia il gruppo delle facoltà universitarie coinvolte. Si avvia un’iniziativa riguardante gli studenti delle scuole medie inferiori.
Gli insegnanti del campo estivo
• Cristiano Albonetti, ricercatore al CNR Bologna (Institute For Studies on Nanostructured Materials), docente Università Bologna
• Gianfranco Bologna, direttore scientifico e senior advisor WWF Italia, segretario generale Fondazione Aurelio Peccei
• Matteo Cerri, M. D., Ph. D in Neurofisiologia, assistente di fisiologia Dipartimento di Scienze biomedicali e neuromotorie, Università Bologna
• Giuseppe Cappiello, ricercatore Dipartimento di Scienze aziendali Università Bologna
• Luca De Biase, editor Nòva 24 Sole 24 Ore, presidente Fondazione Ahref, professore Università Padova
• Simone Ferriani, docente Economia e Gestione d’impresa Dipartimento di Scienze Aziendali, Università Bologna, honorary visiting professor Cass Business School (London)
• Flavio Pannocchia, libero professionista e talent scout per Alessi
• Annamaria Testa, saggista, consulente per la comunicazione, docente Università Luigi Bocconi Milano
• Riccardo Donadon, fondatore H-FarmVentures
• Sara Roversi, co-fondatrice Youcangroup.it, presidente Future Food Institute
• Donata Luiselli, docente Antropologia molecolare Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali Università di Bologna, coordinatrice corso Laurea Magistrale Biodiversità ed Evoluzione
• Nicola Bonazzi, direttore artistico ITC Teatro San Lazzaro, Bologna
• Michele D’Alena, consulente politiche pubbliche, change manager, new business developer, blogger
Info: www.trusteureka.org