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Servizi per la prima infanzia e per le scuole dell’infanzia paritarie: dalla Regione oltre 11 milioni di euro di finanziamento per il 2014.

“Nonostante i fondi nazionali per i servizi dedicati alla prima infanzia siano stati praticamente azzerati da oltre tre anni, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di mantenere invariato il finanziamento per quest’ambito, che per noi è fondamentale”. Così l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi ha commentato l’approvazione, da parte della giunta, di un “pacchetto” complessivo di oltre 11 milioni di euro destinato ai servizi per la prima infanzia (zero-tre anni) e alle scuole dell’infanzia paritarie (comunali e private). “I servizi per i piccoli e i piccolissimi – ha sottolineato l’assessore – rivestono un’importanza strategica, sicuramente per le famiglie che lavorano, ma prima di tutto per i bimbi stessi, per accompagnare e sostenere la loro formazione: richiedono quindi risorse costanti nel tempo”.
Servizi educativi zero-tre anni
Sullo stanziamento complessivo, 7 milioni e 250mila euro sono destinati a nidi, micronidi, piccoli gruppi educativi e servizi integrativi per la fascia zero-tre. Di questi, 6.312.720 euro verranno ripartiti sui territori provinciali sulla base del numero dei bambini iscritti. La parte di finanziamento rimanente servirà per qualificare ancora di più l’intero sistema educativo attraverso la funzione del coordinamento pedagogico (607.000 euro) e la formazione degli operatori (330.280 euro). Le risorse per la qualificazione saranno ripartite sulla base del numero dei servizi presenti, con una quota uguale per tutte le Province e sulla base del numero dei coordinatori, mentre le risorse per la formazione verranno divise in base al numero degli operatori.
Sempre più qualità nei servizi con il percorso di auto ed etero valutazione
Nel programma 2014 viene chiesto alle Province di orientare i piani di formazione e il sostegno dei coordinamenti alla realizzazione di un percorso sperimentale di auto ed etero valutazione, finalizzato a un controllo costante della qualità dei servizi. A completamento del sistema dei servizi zero-3 anni, va sottolineato infatti l’avvio e il consolidamento del percorso di valutazione dei servizi: in base a quanto previsto da un’apposita delibera di giunta, è stata ampiamente condivisa la metodologia e l’avvio della sperimentazione di autovalutazione dei servizi in tutti i territori, con il coinvolgimento di operatori, personale non educativo e coordinatori pedagogici. Come d’accordo con gli enti locali, è previsto per i prossimi mesi uno stanziamento regionale di altri 400mila euro: consentirà, già dall’anno scolastico 2014-2015, di avviare concretamente il percorso integrato di auto ed etero valutazione.
Servizi 3-6 anni: risorse 2014 per le scuole paritarie (comunali e private)
In Emilia-Romagna il sistema dei servizi per la fascia 3-6 anni prevede finanziamenti per la qualificazione e il miglioramento delle scuole dell’infanzia appartenenti al sistema nazionale (come previsto dalla legge regionale 26 del 2001) e si basa sulla sottoscrizione di intese triennali tra Regione, enti locali e associazioni regionali di gestori, e al tempo stesso sui programmi triennali che stabiliscono priorità e criteri di finanziamento. L’assessore Marzocchi ha ribadito a questo proposito “il grande valore del sistema integrato delle scuole dell’infanzia, formato dalle scuole paritarie e dalle scuole statali: insieme riescono ad accogliere i bambini della regione, condividendo esperienze e percorsi educativi importanti”.
I programmi regionali puntano ad accrescere la qualità dell’offerta educativa e a promuovere il raccordo tra le scuole dell’infanzia, i servizi zero-3 anni e la scuola dell’obbligo. Anche quest’anno vengono ripartiti tra le Province complessivamente 4 milioni e 20mila euro, con tre obiettivi precisi: qualificazione delle scuole dell’infanzia del sistema nazionale di istruzione, in particolare delle scuole dell’infanzia paritarie (e dunque comunali e private); miglioramento complessivo delle scuole dell’infanzia paritarie private; sostegno a figure di coordinamento pedagogico, destinato ai soggetti firmatari delle intese.

















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