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Confagricoltura Emilia Romagna: “Bene ll’Azienda Sanitaria dell’E-R che ha aggiornato la disciplina dei trattamenti degli allevamenti ad alto turn over (HTO)

suinoConfagricoltura Emilia Romagna esprime apprezzamento per l’operato svolto dall’Azienda Sanitaria dell’Emilia Romagna che ha recentemente adottato le nuove linee guida per l’applicazione dei Piani nazionali di sorveglianza della Mvs (Malattia vescicolare del suino), della Psc (Peste suina classica) e di controllo della malattia di Aujeszky in Emilia-Romagna, aggiornando di fatto la disciplina dei trattamenti degli allevamenti ad alto turn over (HTO).

“Un sentito apprezzamento – ha dichiarato Giovanna Parmigiani, presidente della Federazione Nazionale Suinicola di Confagricoltura – va all’Azienda Sanitaria dell’Emilia Romagna che ha saputo ascoltare le richieste dei suinicoltori dell’Emilia Romagna e, in raccordo con Confagricoltura, ha lavorato in maniera fattiva oltre un anno per il raggiungimento di questo risultato ed arrivare così ad un indispensabile aggiornamento dei trattamenti degli allevamenti HTO che in regione sono circa una cinquantina”.

“La nuova disciplina che di fatto semplifica il regime dei controlli sanitari – precisa Parmigiani – sarà applicata soltanto negli allevamenti accreditati per la malattia dell’Aujeszky e che hanno già dimostrato di avere adottato, al proprio interno, sia le procedure di controllo della ‘bio sicurezza’ sia i manuali di buone pratiche di allevamento”.

“In questo modo – rimarca Parmigiani – verranno riconosciuti e premiati i comportamenti esemplari degli allevatori senza nel contempo abbassare la soglia di attenzione sui controlli sanitari”.

“Il risultato del confronto – evidenzia il Presidente della FNP suini – è la dimostrazione che quando ci si siede intorno a un tavolo per affrontare e risolvere le tematiche con spirito costruttivo e collaborativo, si possono raggiungere importanti obiettivi”.

“Auspico – ha concluso Giovanna Parmigiani – che quanto fatto sinora sia solo l’inizio di una proficua e lunga collaborazione con l’Azienda Sanitaria dell’Emilia Romagna per arrivare nel prossimo futuro all’adozione di un piano di controllo straordinario e condiviso della malattia di Aujeszky”.

















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