I Carabinieri della Stazione di Mordano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un 23enne, nato a Modena e residente a Mordano, ritenuto responsabile di rapina in concorso, furti aggravati e spaccio di sostanze stupefacenti. Stando all’attività info-investigativa condotta dai Carabinieri di Mordano, coadiuvati da quelli del Nucleo Operativo di Imola, il giovane avrebbe commesso il furto del 13 marzo all’interno di una palestra di Forlì, dove una ragazza, impegnata in una partita di calcetto, venne derubata dei suoi effetti personali e dell’auto, una Peugeot 308 che aveva parcheggiato nel piazzale antistante all’impianto sportivo; la rapina del 18 marzo ai danni del Bar Centrale di Mordano, ove la moglie del titolare venne costretta a consegnare il telefono cellulare e l’incasso della giornata. Oltre al giovane, che dapprima effettuava un sopralluogo poi rimaneva alla guida dell’autovettura asportata 5 giorni prima, l’azione criminosa è stata portata a termine da tre suoi complici, tutti col volto travisato da passamontagna, di cui uno armato di un grosso coltello da cucina; del furto commesso il 2 aprile nell’imolese ai danni di una famiglia di romeni che si stava preparando per un viaggio in auto di ritorno in patria. Nell’occasione, il presunto autore riuscì a sfilare una borsa contenente 5.750 euro, custodita in macchina; la cessione di sostanze stupefacenti, del tipo hashish e marijuana, a dei minorenni della zona.
Le indagini avviate conseguentemente alla rapina hanno avuto una svolta dopo che gli inquirenti hanno analizzato le immagini registrate da un sistema di videosorveglianza a circuito chiuso di Mordano, situato a pochi metri dal bar, che riprendevano un giovane, poco prima della rapina, che sostava in piedi accanto allo sportello di una Peugeot 308 calzando un paio di scarpe Nike di color rosso e una felpa bicolore. Ritenendo che il soggetto, riconosciuto dagli inquirenti come un cittadino residente in quel centro, potesse essere uno degli autori della rapina, in quanto alcune caratteristiche li accomunava, è stata svolta ulteriore attività di indagine tra la quale una perquisizione al domicilio del giovane di Mordano, nel corso della quale sono stati rinvenuti gli indumenti indossati dall’individuo immortalato dalle telecamere.
L’Autorità Giudiziaria ha ammesso il valore indiziario del “riconoscimento informale” dell’indagato in considerazione dei fotogrammi estrapolati e in particolare modo “…sulla buona conoscenza dell’indagato da parte della Polizia Giudiziaria (i Carabinieri di Mordano)”.