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Questa mattina a Fiorano ‘Percezione e design nell’industria ceramica’

L’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Fiorano Modenese, ha organizzato al Teatro Palazzo Astoria il convegno “Percezione e design nell’industria ceramica”, aperto dal sindaco Claudio Pistoni e dal prof. Tiziano Manfredini, in rappresententanza del Rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Giancarlo Pellicani, impegnato a Roma con gli altri rappresentanti delle università italiane sul tema della legge Moratti.

Pistoni, andando oltre il saluto, ha di fatto introdotto il convegno ricordando come le “relazioni spontanee”che hanno contribuito a trasformare il polo industriale sassolese in un distretto debbano diventare organizzate e strutturate, affrontando tre nodi fondamentali: formazione, innovazione e ricerca, marketing e commercializzazione.
Tiziano Manfredini nel saluto iniziale ha continuato questa riflessione e ha sottolineato l’importanza del “talento”, della risorsa umana (o dei cervelli, o delle teste, o delle persone come si intenda chiamarle). Se la ceramica è nata come risposta a esigenza funzionale, l’innovazione tecnologica e gli studi sulla materia consentono nuove applicazioni e nuovi risultati, sia estetici che di design.


Gli interventi sono affidati al prof. Michele Sinico dell’Università degli studi di Bologna su “Percezione e design”, che ha illustrato come la scienza degli osservabili, con un approccio pluralistico che tiene conto di tutte le conoscenze più recenti, ha elaborato una metodologia orientata all’esperienza immediata, particolarmente adatta alla ricerca sperimentale nei campi del design e dell’ergonomia.


Rolando Giovannini dell’Ist. Statale d’arte per la Ceramica Ballardini di Faenz, è intervenuto su “Progettualità ceramica e Pattern Design”, partendo dall’insegnamento della progettazione come punto nodale dell’istruzione artistica sia nll’ambito delle arti che, in particolare, di quello delle arti applicate. La progettualià è quell’esercizio colto che esprime una creatività diretta all’idezione degli oggetti adatti e pensati per vivere con l’uomo e dare vita all’ambiente.


Gregorio Schenetti, del Gamma Due di Sassuolo, in “Dal design al mercato: nuovi paradigmi del progetto ceramico”, rileva come dietro alle difficoltà odierne delle aziende ceramiche si celano situazioni e fattori totalmente nuovi, in gran parte inesplorati. Un certo disorientamento si comincia a far sentire anche nella progettazione del prodotto perché sembra che di per sé non riesca più a esaurire, come in passato, le aspettative competitive delle aziende.


Tiziano Manfredini, della facoltà di Ingegneria all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, approfondisce “La ceramica nel 3° millennio: conoscere per innovare” si domanda cosa èsia cambiato: la ceramica è diventata materiale ceramico. La terra, l’acqua, la’ria e il fuoco che erano gli ingredienti per la ceramica sono diventati materia prima, processo di lavorazione, tecnologia e impiantistica, ovvero sono le variabili per l’ottenimento del “materiale ceramico” e questo è il risultato del progresso e di una grande innovazione, è il frutto di una evoluzione culturale secolare, è il risultato dell’acquisizione e del trasferimento di tutta una serie di conoscenze e di competenze,
Alessandro Valli del PhD Natural Interaction di Firenze i “Media digitali: interazione e percezione” parte dal presupposto che l’informazione digitale ha molti vantaggi: è facilmente conservabile, aggiornabile, manipolabile; tuttavia i paradigmi cui ci si affida per la sua presentazione sono spesso astratti e cerebrali (si pensi ad esempio all’ipetesto). Occorre da un lato ricercare paradigmi semplici e immediati, dall’altro è necessario permettere al calcolatore che gestisce l’informazione , di interpretare i gesti e le azioni delle persone, in modo che possa meglio rispondere alle loro intenzioni e ai loro interessi.


Ferruccio Giuliani, dell’Associazione Terrae Novae ,ha presentato “Alla scoperta della ceramica piana italiana. La materia e le imprese”: un libro-manuale-vademecum pensato per gli studenti nel quale sono le aziende stesse a raccontar processi e specificità dell’universo ceramica. Possono essere di aiuto a un pubblico giovane, abituato alle informazioni sincopate e immagini emozionali, antologie e riassunti, schemi ed elaborazioni che per studi, interesse personale, curiosità o necessità, voglia o debba approfondire la conoscenza dell’ambiente che lo circonda e che lo attende con un ruolo da protagonista.


L’assessore Maria Paola Bonilauri doveva concludere il convegno, ma a causa
del protarsi dei lavori, ha rinunciato, rimandando ad altra l’occasione la
riflessione sulle politiche culturali dell’ente e sul Museo della Ceramica
che ha sede nel castello di Spezzano, nonché su un nuovo progetto per
sottolineare il ruolo della risorse umana nella storia del distretto.
All’attenzione per i materiali, i processi, le macchine e i prodotti si
vuole approfondire il capitolo delle vicende umane, singole e di comunità,
che hanno accompagnato il dopoguerra nel comprensorio. Dalla persona si era
partiti e alla persona si ritorna: qui è la risorsa per il futuro del
distretto.

















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