Sarà un anno importante per il servizio civile in Emilia-Romagna, con diverse novità: più flessibilità nella durata dei progetti, nessuna distinzione di cittadinanza e maggiore apertura per l’età dei giovani interessati all’esperienza, possibilità per gli enti, pubblici e privati, di autofinanziare i progetti. Come in passato, anche per il 2014 la giunta ha approvato la delibera che definisce modalità e tempi per la presentazione, da parte degli enti accreditati, dei progetti di servizio civile regionale (SCR). Che per quest’anno – ecco la novità principale – potranno valere anche per “Garanzia Giovani”, il progetto dell’Unione Europea nato per assicurare ai ragazzi e alle ragazze tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano nuove opportunità per acquisire competenze ed entrare nel mercato del lavoro. In Emilia-Romagna (tra le prime Regioni a sottoscrivere la convenzione con il ministero del Lavoro), “Garanzia Giovani” è operante dal 1° maggio 2014: da quella data i giovani hanno potuto iscriversi al programma, che prevede per l’appunto, tra le diverse misure formative, anche il servizio civile. Dal momento dell’iscrizione (compilando un form online disponibile sul portale Formazione e lavoro della Regione o sul sito del ministero Cliclavoro), entro 60 giorni i giovani devono essere contattati per costruire insieme a un operatore il progetto formativo personalizzato e firmare il “Patto di servizio”. Entro 4 mesi dalla sigla del Patto, il percorso deve iniziare. Per quest’opzione formativa (servizio civile all’interno di “Garanzia Giovani”), sono previsti in Emilia-Romagna 519mila euro di risorse europee, fino a fine 2015.
“L’obiettivo è disporre il prima possibile di progetti per il servizio civile regionale, in modo che i giovani che si iscrivono a ‘Garanzia Giovani’ possano individuare un progetto di loro interesse, e sceglierlo” spiega l’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi. Con il bando appena pubblicato, e che rimarrà aperto fino all’11 luglio, si raccoglieranno quindi i progetti degli enti accreditati, in modo da creare una banca dati specifica per l’attuazione di “Garanzia giovani”, in aggiunta ai progetti di servizio civile regionale del percorso tradizionale: “Parliamo di opportunità d’impegno attivo per i giovani, senza distinzione di cittadinanza, fino a 29 anni. Vogliamo dare delle risposte concrete alle condizioni difficili in cui si trovano tanti nostri ragazzi. Inoltre – prosegue l’assessore – grazie al progetto di legge regionale sulla semplificazione, d’iniziativa della giunta, che andrà in Assemblea a fine giugno, il servizio civile regionale vedrà l’eliminazione dei vincoli temporali già previsti per i progetti, in quanto non adeguati a tutti gli ambiti d’attività, e una diversa individuazione dei giovani partecipanti a queste originali esperienze: non più basata sulle fasce d’età, ma prendendo a riferimento l’adempimento del diritto-dovere all’istruzione e formazione”. Ma c’è un’altra novità per il 2014: se fino all’anno scorso il servizio civile regionale era un’opportunità specificamente rivolta ai giovani stranieri dell’Emilia-Romagna (dal momento che per poter svolgere il servizio civile nazionale era espressamente richiesto il requisito della cittadinanza italiana), ora non sarà più così. Dopo l’ordinanza del 2013 del Tribunale di Milano (la seconda in due anni) di condanna del Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale per “il carattere discriminatorio dell’articolo 3 del bando nazionale”, riservato ai cittadini italiani, “è necessario più che mai – sottolinea Marzocchi – dare un segnale positivo di un servizio civile universale, a partire dalla proposta del servizio civile regionale aperto a tutti”.
Il servizio civile in Emilia-Romagna: le risorse, nel dettaglio
Per il 2014 il servizio civile regionale è finanziato con tre “pacchetti” di risorse:
– 507.000 euro dalla Regione, da destinare a 125 giovani, selezionati dagli enti titolari dei progetti, impegnati 11 mesi; i posti disponibili aumentano se si progetta per un tempo più breve (minimo 6 mesi);
– 150.000 euro dal territorio di Reggio Emilia (Fondazione Manodori e altri enti), per 35 giovani, selezionati dagli enti titolari dei progetti, impegnati 11 mesi; i posti disponibili aumentano se si progetta per un tempo più breve (minimo 6 mesi);
– 519.000 euro nel periodo 2014-2015 da risorse europee della “Garanzia Giovani”, per 110 giovani, che sceglieranno il progetto (senza selezione degli enti), impegnati 11 mesi; i posti disponibili aumentano se si progetta per un tempo più breve (minimo 6 mesi).
Garanzia Giovani
Da agosto i giovani residenti in Italia – cittadini italiani, comunitari o stranieri extra UE, regolarmente soggiornanti – non impegnati in un’attività lavorativa né inseriti in un corso scolastico o formativo (in E-R sono 112.000, + 96,4% negli ultimi 6 anni, i NEET – Not in Education, Employment or Training – tra i 15 e i 29 anni), potranno scegliere un progetto di servizio civile regionale della “Garanzia Giovani” in cui impegnarsi, acquisendo conoscenze nei settori d’intervento (assistenza, ambiente, beni culturali, educazione e promozione culturale, protezione civile) e competenze trasversali che potranno essere utili per la ripresa degli studi o nella ricerca di un lavoro.
Servizio civile regionale
A settembre i giovani – cittadini italiani, comunitari o stranieri extra UE, regolarmente soggiornanti – potranno presentare domanda di partecipazione per un progetto di servizio civile regionale inserito negli appositi avvisi provinciali pubblicati dai Coordinamenti Provinciali degli Enti di Servizio Civile (Co.Pr.E.S.C.); gli enti effettueranno la selezione tra le domande ricevute, per poi iniziare le attività concrete di servizio civile dal mese di ottobre 2014.