Sì è svolta ieri l’Assemblea generale ordinaria di Confcommercio Modena, a conclusione della quale è stato approvato all’unanimità il bilancio dell’Associazione. L’evento annuale, come di consueto, ha costituito l’occasione per un ampio confronto sulle dinamiche economiche e politiche, sia locali che nazionali.
“In un contesto di perdurante crisi – ha esordito il presidente provinciale di Confcommercio Carlo Galassi – è più che mai necessario ripartire dalle imprese, fornendo un quadro di norme e regole utili a creare crescita e sviluppo, innovazione e nuova occupazione per tutti: a livello nazionale, come nei nostri territori”.
“Serve, quindi, – ha proseguito Galassi – una forte politica indirizzata al rilancio delle imprese con incentivi di sostanza per favorire gli investimenti, con una tassazione che non penalizzi le imprese che assumono; il capitolo IRAP deve definitivamente chiudersi, con la possibilità di assumere dipendenti con tutele crescenti in base all’anzianità, con forti semplificazioni in tutti i campi da quello urbanistico a quello fiscale”.
“Dobbiamo inoltre uscire – ha precisato il presidente provinciale – dal circolo vizioso derivante dall’attuazione degli accordi di Basilea che di massima si configura in questo modo: più capitale per le banche, quindi meno rischi e meno sofferenze, quindi meno credito alle imprese, in particolare a quelle medio piccole che sono per loro natura quelle meno capitalizzate”.
“Sul fronte del delicato capitolo del credito alle imprese, ci aspettiamo anche – ha proseguito Galassi – che i fondi di garanzia per agevolare i finanziamenti alle imprese, quali ad esempio il Fondo Centrale di Garanzia siano più semplici da utilizzare e che le Istituzioni locali continuino ad alimentare i Confidi presenti sul territorio”.
Venendo alle aspettative che Confcommercio nutre verso la politica locale, con particolare riferimento alle amministrazioni rinnovate, Galassi ha ribadito che “la priorità dei prossimi anni dovrà essere quella di ridare slancio e nuova competitività al territorio modenese, oggi in affanno; la PMI commerciale ha risentito pesantemente della crisi: calo degli occupati, mancanza di liquidità, difficoltà di accesso al credito, forte flessione delle vendite, con la recessione che sta influenzando profondamente i consumi. Per questo non è più possibile pensare al commercio in una ottica di ulteriore espansione: occorre imboccare la strada della qualificazione dell’esistente”.
“Guardando allo sviluppo e alla valorizzazione dei centri storici – ha precisato Galassi – non si potrà più prescindere dall’efficacia dell’integrazione tra funzioni commerciali e intrattenimento; dall’importanza di azioni volte alla riqualificazione urbana; dalla necessità di forme di gestione unitaria pubblico/privata degli interventi di valorizzazione; dall’opportunità di mettere in campo politiche ed azioni utili a proiettare le nostre numerose eccellenze sui mercati del turismo”.
Galassi ha concluso così il suo intervento in assemblea: “lo affermo e non mi stancherò mai di ripeterlo: la ripresa del paese e dei nostri territori ci saranno solo se ci sarà una rinascita delle piccole e medie imprese. Noi imprenditori ce la stiamo mettendo tutta e mentre dico questo penso e guardo con stima tutti voi e tutte voi che pur tra mille difficoltà operate a testa alta nell’area nord della nostra provincia”.