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Alcuni appuntamenti modenesi

SuonatoriValleSavenaGighe, ruggeri, manfrine e bergamaschi, salterelli. I “Suonatori della Valle del Savena”, eredi di una tradizione che affonda le sue radici sull’Appennino dal XVI secolo, proporranno questi antichi balli popolari della montagna bolognese in piazza Pomposa a Modena martedì 22 luglio alle 21.30.
Lo spettacolo gratuito “Che non venisse mai giorno” nella piazza del centro storico rientra nel programma dell’estate modenese organizzata dal Comune ed è il secondo di “Tradizioni in Pomposa”. La rassegna dedicata alla musica e ai balli popolari si svolge nei martedì di luglio a cura dell’associazione culturale “La Pomposa”, con la direzione artistica di Gino Pennìca.
I “Suonatori” dell’ultima generazione sono stati fondati nel 1974 da Bruno Zanella, Melchiade Benni, Aridante Minarini e Primo Panzacchi, sotto l’impulso di Stefano Cammelli, per presentare la musica della valle al pubblico delle città.
La formazione attuale è composta da Placida Staro “Dina” (dal 1986 “leader” del gruppo) al violino e voce; Bruno Zanella alla chitarra bolognese; Gabriele Roda al contrabbasso/basso; Domenico Salomoni alla batteria; Elisa Lorenzini, Carolina Conventi e Stefano Reyes ai violini; Davide Dobrilla alla fisarmonica cromatica.
Il repertorio, che tiene conto dei “modelli” adattabili alle differenti occasioni e agli stili dei diversi borghi, è di circa trecento melodie di balli antichi. Accanto a questi, c’è il liscio montanaro, in uno stile originale elaborato dai violinisti della valle nell’ultimo secolo. “La danza dell’Appennino bolognese – spiegano i “Suonatori della Valle del Savena” – serve per incontrarsi, conoscersi, è espressione di un’arte che vuole la persona protagonista attiva e ‘competente’, è cultura della diversità, della varietà, della differenza”.
I “Suonatori della Valle del Savena” hanno una ricca discografia a iniziare dai due dischi editi per l’Albatros nel 1974 (Musiche e canti popolari dell’Emilia 1)e nel 1976 (Musiche e canti popolari dell’Emilia 2) curati da Stefano Cammelli, per finire con quelli curati da Placida Staro nel 1991 (Albatros), nel 1995, nel 1996 (Sony), nel 2002, 2007, 2009 (Nota ed.). Ultima uscita nel 2012, l’album doppio “È qui la festa?” (Nota ed.).
La rassegna “Tradizioni in Pomposa” ritorna martedì 29 luglio con i musicisti della Bev (Bonifica emiliano veneta) in danze, canti e altri progetti.
Per informazioni su “Tradizioni in Pomposa” si può telefonare al direttore artistico Gino Pennìca, ebanista in via del Voltone, allo 059 230246 o al 333 1299306.

Foto e musica dal mondo e la presentazione del libro “Curare i fiori con i fiori” sono gli argomenti di due serate organizzate dal Comitato anziani e orti Sant’Agnese e San Damaso e Fotoclub Colibrì, con il patrocinio del Quartiere 3.
Martedì 22 luglio, alle 21.30 negli orti in via Medici Caula 25, vicino alla chiesa Sacra famiglia, saranno proiettate immagini dal mondo con accompagnamento musicale. Le foto sono state scelte dal Fotoclub Colibrì Bfi.
Giovedì 24 luglio, alle 21, sempre negli orti in via Medici Caula 25, Silvia Malagoli presenta il libro “Curare i fiori con i fiori. L’uso dei rimedi floreali per curare patologie verdi”, edito da Il Fiorino di Modena.
Il libro raccoglie dieci anni di esperienza personale fatta di ricerche e studi dell’autrice.
Silvia Malagoli, tecnico ambientale, è creatrice del nuovo metodo di utilizzo dei fiori di Bach.

LoStatoSociale

“Vengono da Bologna, macinano tutto e il suo contrario risputandolo con groove elettronici, rime e melodie che ti si incollano al cervello. Dal vivo sono una forza della natura con un seguito in rapida crescita in tutta Italia”. Così il sito web “Antenna music factory” descrive la band “Lo Stato Sociale”, in concerto mercoledì 23 luglio alle 21.30 ai Giardini Ducali di Modena in corso Canalgrande. Il live gratuito, a cura dell’associazione Stoff, rientra nel programma dell’Estate modenese organizzata dal Comune, tra gli appuntamenti della selezione “Hera per Modena”. La data modenese rientra nel tour di presentazione dell’ultimo album “L’Italia peggiore”. Ad aprire la serata sarà il giovane cantautore modenese “Setti”.
La storia dello “Stato Sociale” inizia nel 2009 dall’amicizia nata attorno ai microfoni di Radio Città Fujiko a Bologna, tra Alberto Cazzola (basso e voce), Alberto Guidetti (Korg Electribe e voce) e Lodo Guenzi (chitarra, tastiera e voce). Al nucleo originario si aggiungono poi altri due “elettronici”: Enrico Roberto (synth virus e voce) e Francesco Draicchio (minikorg e voce). Il successo e la fama della band crescono esponenzialmente tra le esibizioni dal vivo e Internet. Nel 2011 la band pubblica un paio di singoli digitali in preparazione dell’uscita dell’Ep “Amore ai tempi dell’Ikea”. A febbraio 2012 esce il primo vero album, “Turisti della democrazia”, subito accompagnato da un tour con tanti concerti e pubblico in costante crescita. Tra febbraio e maggio 2013 presentano “Tronisti della democrazia”, spettacolo di teatro-canzone composto da corti teatrali e brani del disco d’esordio riarrangiati, accompagnato dall’edizione deluxe dell’album. Il tour di “Turisti della democrazia” si è concluso il 21 settembre 2013 all’Estragon di Bologna. Dell’evento è stato pubblicato un film/documentario, “Ultimo concerto da turisti”, per raccontare la fine di un ciclo durato 200 concerti. Il 14 aprile 2014 pubblicano in esclusiva su iTunes il singolo “C’eravamo tanto sbagliati”, anticipazione dal secondo album della band. Il brano si posiziona subito in testa alla classifica dei più venduti sulla piattaforma. L’1 maggio esce il secondo singolo “Questo è un grande paese” con la collaborazione di Piotta e Max Collini degli Offlaga Disco Pax, il cui video, realizzato dall’illustratore Sio (Scottecs tv) è stato per oltre una settimana tra i clip più popolari su Youtube, superando le 200mila visualizzazioni in meno di 10 giorni. Il 2 giugno è uscito il secondo album, “L’Italia Peggiore”, portato in tour estivo nei principali festival e città in Italia.
News e videoclip dello “Stato Sociale” sul sito (http://statosociale.tumblr.com/).
Il concerto rientra nell’ambito delle iniziative dell’Estate modenese 2014; il programma completo è consultabile sul sito (www.comune.modena.it).

















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