La palestra scolastica in costruzione a Cibeno è stata l’argomento di una interrogazione presentata nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi del 24 luglio scorso dal consigliere di Carpi Futura Paolo Pettenati. “L’impianto è più corto di 5 metri rispetto a quanto richiesto per le partite di pallamano, sport che è un’eccellenza a costo zero e le cui partite porterebbero a Carpi la Rai e l’indotto economico di 1300 spettatori. Stiamo per perdere – ha spiegato Pettenati – anche questa occasione a favore di altri comuni. Il Sindaco intende intervenire per sanare questa spiacevole situazione? Il responsabile di questa enorme omissione ha un nome e cognome?”.
Il Sindaco Alberto Bellelli in aula ha risposto riepilogando le varie tappe di questo intervento in via Canalvecchio, il cui progetto preliminare data 2008. Nel 2010 viene predisposto il progetto esecutivo della palestra annessa alle scuole, per un importo di 8 milioni di euro, con dimensioni 29.50 per 33.50 e altezza 9 metri. Una volta appaltata però è stata riaggiudicata a un raggruppamento temporaneo di imprese formato da Cmb e Cdc nel maggio del 2012. “Nel luglio del 2013 sono stati sospesi i lavori perché a seguito della pubblicazione di un bando del Ministero per lo Sport è stato approvato un progetto preliminare per concorrere al finanziamento in oggetto, progetto che prevedeva misure maggiori per l’edificio, che si allungava e alzava e aumentava a 650 spettatori la capienza tra l’altro. Questo bando però è stato annullato dalla Corte Costituzionale e dunque il Comune ha deciso di procedere al solo prolungamento della palestra con conseguente incremento della capienza finanziando autonomamente le opere con l’approvazione di un nuovo progetto preliminare in data 27 dicembre 2013”.
Bellelli ha poi spiegato come la normativa per gli impianti di pallamano preveda misure maggiori di quelle con le quali è stata progettata la palestra. “Se sul fronte dell’allungamento non sussisterebbero particolari problematiche rispetto a quello dell’allargamento invece queste sarebbero ben maggiori visto che le fondazioni di diversi pilastri sono già state realizzate e lo stesso per la sopraelevazione da 9 a 10 metri dell’altezza dell’impianto. Progettare da subito la palestra tenendo conto delle esigenze della pallamano avrebbe voluto dire una superficie lorda dell’edificio di 1900 metri quadrati e non di 1102 e un’altezza maggiore, con un incremento dei costi non compatibile con il budget assegnato. Ho comunque chiesto al Settore Lavori Pubblici di capire quanto costerebbe. Ricordo però che stiamo parlando di un impianto che sorge in una zona residenziale e non è possibile creare qui un Palazzetto dello sport. Rispetto alle partite del campionato nazionale di pallamano – ha concluso il primo cittadino – la squadra carpigiana le può giocare in città mentre per quelle della Champions League dovrà recarsi a Rubiera. C’è evidentemente stato un problema di comunicazione al momento di progettare la palestra da costruire”.
Il consigliere Pettenati ha sottolineato in sede di replica come siano da considerare prima le esigenze della zona, anche per fare marketing territoriale.
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