Una vicenda dai contorni oscuri su cui intendono far piena luce i Carabinieri della Stazione di Castellarano che, in assenza di testimonianze dirette, si ritrovano davanti due dichiarazioni nettamente contrastanti: la moglie che sostiene di essere picchiata dal marito e quest’ultimo che accusa la moglie di avergli sfasciato l’auto. In mano dei Carabinieri oltre alle due opposte denunce due elementi incontrovertibili: il referto medico rilasciato alla donna con una prognosi di 7 giorni e il parabrezza dell’auto dell’uomo sfondato da un basamento in cemento. Nei guai, con l’accusa di lesioni e danneggiamento, sono rispettivamente finiti un operaio 50enne e una casalinga 44enne entrambi di Castellarano. L’unica certezza sinora emersa è il motivo della lite: da una parte il marito pretendeva che il figlio maggiorenne uscisse per allenarsi in biciletta dall’altra la moglie vedendolo stanco voleva che il figlio riposasse. Al rientro dagli allenamenti l’accesa lite dai contorni da meglio definire in sede investigativo. Lei con un referto medico tra le mani ha denunciato il marito per lesioni sostenendo di essere stata presa a pugni, lui con tato di parabrezza dell’auto sfondato denunciava la moglie per danneggiamento sostenendo che al culmine della lite preso a ombrellate dalla consorte si rifugiava in macchina dove veniva raggiunto dalla moglie che scagliava contro l’auto un basamento in cemento sfondandogli il parabrezza. In attesa dei dovuti accertamenti finalizzati ad accertare meglio i fatti, l’illecita condotta dei due coniugi veniva refertata alla Procura reggiana ravvisando nei confronti dei due le ipotesi di reato rispettivamente addebitatesi.