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M5S Fiorano: “Rivalutazione del Centro Storico: la giunta Tosi, che progetti ha?”

municipio_comune_fioranoLo scorso 4 agosto abbiamo presentato presso la segreteria comunale una interrogazione a risposta scritta per avere delucidazioni sulla mancata presentazione, da parte della passata amministrazione, di progetti alla regione E.R. per accedere ai fondi previsti, secondo la legge 41/97 legata al commercio. Riteniamo, in ottica di partecipazione e condivisione delle idee, che l’amministrazione Comunale debba farsi promotore nel convocare i cittadini, ascoltare e fare suoi i loro suggerimenti per poi presentare, sempre che non sia stato già fatto (?), un progetto che riporti il Centro Storico di Fiorano Modenese alla vitalità di un tempo. A questo proposito riportiamo il commento di un Fioranese (ma sappiamo essere in tanti) riguardo all’attuale situazione del centro Storico: “Oggi è veramente desolante camminare per le vie del centro e lungo via Vittorio Veneto. Oggi quella serie di negozi con le serrande arrugginite, chiusi da tempo, lasciano l’amaro in bocca rispetto al passato. I mie ricordi di bambino mi riportano a feste di carnevale , piccoli negozi e una marea di bimbetti che nelle sere d’estate, con le loro biciclette affollavano la piazza del paese. Dopo le “migliaia” (?) di euro spese, dalla giunta Pistoni, per ristrutturare la piazza Ciro Menotti, abbiamo come unico risultato uno spiazzo buio, in mezzo al quale è l’orologio del comune l’unico ad essere illuminato degnamente. Per il resto, a parte la penombra di quei lampioncini presenti, il nulla. Nemmeno il bar la domenica sera è aperto, e la piazza grigia, disegna una atmosfera davvero deprimente. Osservo quella piazza: bella, elegante, vuota, spoglia, con un paio di alberelli esili e mi chiedo: come sarebbe se fosse ben illuminata, magari con la via centrale chiusa al traffico. Al posto delle pompe funebri, un paio di locali con tavolini pieni di gente fin in mezzo alla piazza; il bar aperto e in mezzo una bella fontana e qualche aiuola colorata in più. Diventa quasi surreale raccontare ai figli come era Fiorano quando eravamo bambini. Sembra di essere in una versione allegra de “Il Vecchio e il Bambino” solo che qui non ci sono torri di fumo la sera, ma la desolazione è simile”.

Le mutate esigenze collettive, sociali, economiche e culturali, nonché le modificazioni intervenute nelle modalità di utilizzo degli spazi abitativi e lavorativi hanno, nel passato, spostato l’attenzione sugli ambiti periferici, svuotando il Centro storico dei suoi contenuti pregnanti e della sua molteplice funzionalità. A nostro avviso, nel quinquennio futuro, sono necessarie iniziative che spostino questo squilibrio verso un rapporto di forza che preservi invece il commercio locale, le produzioni locali, l’ambiente e la socialità della nostra città. Se di fatto i grandi centri commerciali sono la riproposizione artefatta degli antichi mercati, ma coordinati e spinti dalla aggiunta di considerevoli progetti di marketing strutturati e avanzati, è altrettanto necessario munire anche il commercio locale di vicinato, di strumenti pronti e capaci di incidere. Grazie alla sua conformazione storica, immutata negli anni, ricostruendo il reticolato di attività artigianali piccole e medie della città, se coordinato e promosso come un’unica identità si ottiene un centro commerciale naturale. Un Centro Commerciale Naturale (La L.R. 41/97 all’Art. 10 bis) è un gruppo di esercizi che promuove una politica di sviluppo del territorio, una rete di attività commerciali che unita sfida la grande distribuzione sempre più incalzante, pianificando iniziative atte a valorizzare le bellezze naturali presenti, rivitalizzando il commercio, in un progetto di riqualificazione del centro storico. Lo squilibrio in essere tra la grande distribuzione e il commercio di vicinato contribuisce negativamente sia sulle attività commerciali locali che sulla vita della città, sui suoi spazi e le forme della sua socialità. Per noi, la proposta di realizzazione di un ulteriore grande centro commerciale nella zona ex Cisa Cerdisa, minerebbe ulteriormente la sostenibilità del piccolo e medio commercio cittadino. L’amministrazione comunale dovrà quindi favorire (sempre che sia sua intenzione), il commercio locale attraverso i centri commerciali naturali. La direzione verso la quale il Comune deve tentare di indirizzare tutte le attività economiche e produttive è sì quella del benessere attuale ma anche, e soprattutto, quella del benessere futuro.
Quindi rimaniamo in attesa di conoscere quale siano le linee di intervento e gli indirizzi a cui l’Amministrazione Comunale si ispirerà nell’ottica di:
 garantire e promuovere l’effettiva conservazione del patrimonio artistico, architettonico, ambientale, del centro storico;
 ripristinare l’anima commerciale del centro storico e migliorare la fruibilità serena e sicura di tale area urbana, nonché il suo godimento da parte della cittadinanza.

(Movimento 5 Stelle Fiorano Modenese)

















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