“Da marzo 2013 a giugno 2014, abbiamo restituito ai cittadini oltre 100mila euro dei nostri stipendi di parlamentari, per la precisione 114.634,64 euro, e li abbiamo versati in un fondo di garanzia a disposizione delle piccole imprese e dei loro lavoratori, perché il rilancio dell’Italia deve partire da qui”. Lo dichiarano Michele Dell’Orco e Vittorio Ferraresi, deputati modenesi M5S, a proposito dell’iniziativa di autoriduzione dello stipendio da parlamentari che i pentastellati hanno posto in atto nell’ambito di un programma di taglio dei costi della politica. Tutte le spese nel dettaglio saranno consultabili su http://www.tirendiconto.it/trasparenza/
“Il contributo del Movimento 5 Stelle all’Italia è tangibile- continuano i deputati- mentre la casta in campagna elettorale si affanna a blaterare, per noi parlano i fatti e i cittadini lo sanno. Nessuno degli altri gruppi parlamentari ha fatto altrettanto, il confronto è schiacciante e forse è proprio questo che fa più paura ai vecchi partiti politici. Sfidiamo almeno i candidati regionali emiliani di tutti i partiti a seguirci su questa strada prendendo l’impegno con i cittadini di tagliarsi lo stipendio e di destinarlo al sostegno alle imprese, in particolare nelle aree alluvionate e terremotate”.
“Quando penso alla crisi delle PMI –aggiunge Dell’Orco- mi vengono in mente anche i piccoli esercizi commerciali che continuano a chiudere a migliaia. Secondo le stime della Confesercenti a settembre 5.463 negozi non rialzeranno le serrande e per ogni apertura ci saranno due chiusure. Ragionando su queste cifre allarmanti mi rendo conto che il nostro contributo economico può essere sicuramente un aiuto per qualcuno ma per risolvere il problema alla radice bisogna puntare ad analizzare il quadro che si è venuto a creare con l’introduzione delle liberalizzazioni”. “Proprio su questi temi –concludono i parlamentari – c’è da tempo in discussione in commissione un nostro progetto di legge che dovrebbe approdare in aula a fine settembre e sul quale siamo pronti a dare battaglia”.