“Due amori hanno costruito due città: l’amore di sé fino al disprezzo di Dio ha costruito la città terrena, l’amore di Dio fino al disprezzo di sé la città celeste. Quella trova la gloria in se stessa, questa nel Signore”. (Agostino, La città di Dio). Per tutti coloro che vogliono approfondire il concetto di “Gloria” in tutti i suoi diversi aspetti se ne parla ancora nelle piazze di Modena, Carpi e Sassuolo fino a domenica 14 settembre.
La giornata di domani prevede lezioni magistrali affidate a grandi nomi del pensiero contemporaneo: Bodei, Bauman, Natoli, Rigotti. Si prosegue fino all’alba con il Tiratardi, la non-stop notturna del festivalfilosofia.
Sono poi in programma appuntamenti con artisti importanti come Samuele Bersani e una lezione magistrale fuori dall’ordinario: quella di Alessandro Bergonzoni: “All’ombra del palmo di mano. Dalla A alla G: inizi e fini della gloria”.
Programma filosofico di domani, sabato 13 settembre
Sabato mattina sono previste sei lezioni magistrali: Fabio Mini dedicherà la sua alle gesta belliche e ai contesti culturali che istituiscono il confine tra coraggio e valore nelle azioni degli eroi di guerra (Modena, Piazza XX Settembre, ore 10.00), seguito da Ellis Cashmore che mostrerà l’inclusione delle celebrità sportive in un circuito di “show business” che ridefinisce il rapporto tra prodezza atletica e riconoscimento sociale (Modena, Piazza Grande, ore 11.30).
A Carpi Barbara Carnevali parlerà di dialettica tra passione per la distinzione e ricerca di riconoscimento e partendo dalla questione del prestigio mostrerà come la condizione sociale si esprima sempre nello statuto dell’apparenza. Spingendo l’analisi nel cuore della contemporaneità (Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 10).
Il desiderio di essere visti segnala, come noterà Gernot Böhme, l’affermarsi di un nuovo tipo di valore, quello di “messa in scena di sé”, tipico del mercato tardo-capitalistico delle immagini, in cui a essere esposti sono gli stili di vita (Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 11,30).
A Sassuolo Laura Bazzicalupo mostrerà la configurazione contemporanea dell’io, da cui sembrano essere scomparsi i tratti “eroici” di cui essa era rivestita in passato (Sassuolo, Piazzale Avanzini, ore 10), seguita da Salvatore Natoli che si intratterrà sul tema della lode, là dove la gloria meritata si appaia alla gloria che viene resa (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 11,30).
Il programma filosofico della giornata di sabato prosegue nel pomeriggio a Modena con Nathalie Heinich, che mostrerà come la visibilità mediatica costituisca un capitale sociale fondato su una dissimmetria strutturale degli sguardi, che instaura così un nuovo rapporto tra eccellenza e merito (Modena, Piazza XX Settembre, ore 15).
Non meno che l’eterno è l’orizzonte in cui Emanuele Severino colloca il destino dell’uomo e la gloria che lo attende (Modena, Piazza Grande, ore 16.30).
Mentre secondo Chiara Saraceno il comandamento di onorare il padre e la madre richiede un ripensamento che lo declini non a partire dal ruolo e dal potere, ma in base al merito educativo e relazionale (Modena, Piazza Grande, ore 18.00).
A Carpi Milad Doueihi discuterà criticamente il significato all’interno della cultura digitale, caratterizzata da nuovi criteri di pertinenza e di persuasione sociale che incentrano i sistemi di raccomandazione sulle nozioni di misurabilità, dunque di automatismo, e “vicinanza” (Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 15), mentre Remo Bodei discuterà il nuovo statuto di durata e resilienza dei fenomeni di celebrità (Carpi, Piazza Martiri, ore 16.30).
Giacomo Marramao mostrerà invece come sia decisivo distinguere il potere dai potenti, i limiti del suo esercizio dall’abuso, ricostruendo i nessi che connettono le attuali trasformazioni del potere alle sue lontane radici simboliche (Carpi, Piazza Martiri, ore 18.00).
A Sassuolo Gloria Origgi traccerà invece la valenza epistemologica della reputazione, indicando come i suoi sistemi siano indispensabili per ricavare da qualsiasi corpus di sapere informazioni adeguatamente valutate (Sassuolo, Piazzale Avanzini, ore 15,00).
L’indagine ravvicinata sui processi di costruzione delle celebrità indicherà, nella proposta di Zygmunt Bauman, come lo star system contemporaneo si avvalga di operatori e si rivolga a destinatari che incarnano le forme di consumo tipiche dell’epoca della modernità liquida (Sassuolo, Piazzale Avanzini, ore 16,30).
All’onore come vero e proprio principio organizzatore di una compiuta democrazia moderna è poi dedicato l’intervento di Francesca Rigotti (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 18.00).
E ancora, in serata, Marino Niola parlerà degli uomini d’onore (Modena, Piazza XX settembre, ore 21), mentre Alessandro Casiccia rifletterà sui beni di lusso, non più vettore di emulazione e ascesa sociale, ma indicatore della crescente diseguaglianza tra ultraricchi e ultrapoveri (Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 20.30).
Eugenio Coccia e Alba Formicola, in un dibattito moderato da Elisabetta Tola e in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, discuteranno invece di come raggi cosmici e particelle di materia oscura siano messaggeri degli eventi più luminosi che avvengono nell’universo (Sassuolo, Piazzale Avanzini, ore 20.30).
Tra gli appuntamenti più attesi del Tiratardi, la non-stop notturna del festivalfilosofia, a Modena c’è senz’altro quello con Samuele Bersani. Celebre ma “anti-divo”, talentuoso cantautore di successo e autore di testi di grande intensità poetica Bersani, sollecitato dall’editor Francesco Anzelmo, si concederà a tutto campo in una conversazione sulle glorie musicali che ha incrociato durante la sua carriera, ed eseguirà dal vivo alcuni dei suoi brani più significativi (Modena, Piazza Grande, ore 22.00).
Alla celebre scena omerica sono dedicate le letture di Moni Ovadia, che in “Odisseo e la gara con l’arco” celebrerà il rito civile della narrazione orale presentando il Canto XXI dell’Odissea e prenderà inoltre per mano lo spettatore alla riscoperta dei due grandi viaggi che segnano la civiltà occidentale – il viaggio di Odisseo e il viaggio di Abramo – per arrivare, sulle onde dell’Odissea, anche alla Itaca del grande poeta greco contemporaneo Kostantinos Kafavis (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 22.00, produzione: Teatro Pubblico Ligure).
Infine un outsider di lusso come Alessandro Bergonzoni trascinerà il pubblico “all’ombra della gloria del palmo di mano”, in una vorticosa scalata di giochi linguistici e associazioni concettuali (Carpi, Piazza Martiri, ore 22.00).
E ancora: tra i più gloriosi direttori d’orchestra della nostra epoca, la figura di Claudio Abbado verrà ricordata in “Non chiamatemi maestro. Ricordi di Claudio Abbado”, con testimonianze di abbadiani di spicco come i musicisti Luca Bacelli, Massimiliano Canneto, Federica Vignoni e la proiezione di un film documentario. Conduce la serata Angelo Foletto (Modena, Auditorium Biagi, ore 19.00, a cura di: Fondazione GMI, sede di Modena).
Inoltre sono più di 30 le mostre proposte in occasione del festival, tra cui una personale di Mimmo Jodice, una mostra sull’iconografia di gloria della dinastia estense, una su Jamie Reid e lo schiaffo al potere del Punk inglese (con il sostegno di Gruppo Hera), una sulle celebrità in figurina, una sul ciclo affrescato dei Trionfi petrarcheschi nel Palazzo dei Pio di Carpi, e una dei ritratti Tullio Pericoli.
Accanto a pranzi e cene filosofici ideati dall’Accademico dei Lincei Tullio Gregory per i circa settanta ristoranti ed enoteche delle tre città, nella notte di domani gallerie e musei saranno aperti fino alle ore piccole.
Infoline: Consorzio per il festivalfilosofia, tel.059/2033382 e www.festivalfilosofia.it