“Hera, di cui Comune di Castelfranco Emilia è socio in forma indiretta per il tramite della “Holding Strategie e Sviluppo dei Territori Modenesi – HSST MO S.p.a.”, ha costituito un “fondo fughe acqua”, a carico dei clienti, che, a partire dal 1 luglio 2014, garantisce da perdite occulte.
L’adesione al fondo segue il principio del silenzio assenso e, la “non adesione” è considerata confermata se comunicata in forma scritta (lettera, fax o e-mail) indicando il codice contratto di riferimento. È fatta salva la possibilità di recedere in ogni momento. Il costo per l’utente è di 15 euro + IVA.
Ancora una volta, dopo aver scelto di procedere a fatturazione non più bimestrale ma mensile, Hera decide in autonomia di “mettere le mani in tasca” agli utenti che, anche se non volessero aderire, si ritrovano iscritti a questo “fondo fughe acqua” sino a quando non daranno, sempre a loro spese, la disdetta. E che dire dei tanti che forse neppure sanno che pagano la quota di adesione?? Non era forse il caso di pubblicizzarlo maggiormente??? E il Comune di Castelfranco, ribadiamo socio di Hera, cosa pensa di queste scelte commerciali??? Le ha condivise???
Considerato che tanti Castelfranchesi per costruire la propria abitazione hanno a suo tempo pagato gli oneri di urbanizzazione che comprendono anche la “reti idriche”, non è che l’adesione al fondo di Hera sia una duplicazione ancorché parziale di costi???
Fatte queste premesse, abbiamo ritenuto doveroso presentare apposita interrogazione anche per ribadire che, a nostro avviso, i dividendi conseguiti dalla partecipazione detenuta in Hera e “lasciati” in HSST (€. 598.567,00 nel 2011, €. 645.525,00 nel 2012 ed €. 692.214,00 nel 2013) devono essere redistribuiti, almeno in parte, ai cittadini sotto forma di riduzioni tariffarie o altro, cosa che in un periodo di crisi come quello attuale sarebbe opportuna se non doverosa”.
(Cristina Girotti Zirotti, Capogruppo Lega Nord Padania)
