Nel consiglio comunale il sindaco propaganda le linee di mandato dove si parla di “promozione della mobilità sostenibile” e si parla di “consumo di territorio a saldo zero” e immediatamente dopo si boccia la proposta di impegnarsi sulla mobilità sostenibile avanzata dal M5S di Fiorano.
Schizofrenia politica?
Parrebbe proprio di si, quantomeno incongruità con quanto appena dichiarato nel documento principe che dovrebbe indicare la azioni che l’amministrazione Tosi intende fare nel quinquennio.
Anche in questa giunta nulla di nuovo quindi: ciò che è promesso in documenti ufficiali viene immediatamente smentito e disatteso alla prima verifica possibile.
I cittadini sono disgustati da questa immagine che la politica da. In questo comportamento censurabile e ormai endemico che non accenna a cambiare si rintracciano gli scollamenti tra i cittadini e chi amministra la cosa pubblica: “dire cosa si fa e rispettare cosa si dice”. Disattendere questa semplice equazione è il vero grande male di chi amministra l’Italia. E che porta al discredito anche internazionale di cui tristemente godiamo. Le conseguenze: nessuna credibilità sui mercati finanziari e su chi vorrebbe investire per il lavoro, come accade dai territori locali alla nazione intera.
Il sindaco Tosi bocciando la mozione M5S si mostra a favore del disastro ambientale che la bretella Campogalliano – Sassuolo produrrà.
E “il consumo del territorio a saldo zero” e la “mobilità sostenibile” ampiamente dichiarati nel programma elettorale e nelle linee di impegno appena lette in consiglio?
I cittadini sono di idee opposte, e vogliono osteggiare questa inutile e dannosa opera in tutte le maniere possibili con l’unico obbiettivo di evitare di far spendere soldi inutili alla collettività.
Mentre il sindaco Tosi si mostra contrario anche solo a impegnarsi a chiedere un reinvestimento di quei capitali.
Visto la crisi economico-produttiva del nostro territorio e la chiusura di tante aziende, l’ingente investimento, 234,6 milioni di euro, poteva essere speso per l’innovazione, per fornire credito alle piccole imprese e per far abbassare i costi sull’energia alle aziende. Per attuare un piano di trasferimento del trasporto merci da gomma a rotaia. Per ridare slancio a un distretto che ha perso 8mila posti di lavoro, che non si recuperano grazie alla bretella ma solo grazie alla innovazione.
Chi sui avvantaggerà quindi nella realizzazione di questa opera? Non credo i cittadini e l’indotto. Nulla di queste spesa porterà beneficio ai cittadini, che si aspettavano investimenti in altri ambiti. Forse il vantaggio è da rintracciare da chi beneficia dei costi di realizzazione al chilometro della autostrada, che sono il triplo che nel resto di Europa.
Al cittadino non le grandi opere che nulla portano al beneficio del territorio, anzi aumentano debito pubblico a cui invece anche il territorio è chiamato a rispondere. 8 mila posti di lavoro non si recuperano con una strada. Ancora una volta a Fiorano abbiamo perso un treno su cui invece saliranno i soliti noti.