E’ stato sottoscritto questa mattina dal Vice Prefetto Vicario Reggente di Reggio Emilia Adriana Cogode e dal Sindaco di Castelnovo né Monti Enrico Bini, il Protocollo di intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti e concessione dei lavori pubblici, tra la stessa Prefettura ed il Comune di Castelnovo ne’ Monti. Presenti all’iniziativa il Questore Isabella Fusiello, il Col. Paolo Zito, Comandante provinciale dei Carabinieri ed il Col. Ippazio Bleve, Comandante provinciale della Guardia di Finanza. Il protocollo ha l’obiettivo “di assicurare, pur nel rispetto del principio della libertà di mercato, la realizzazione del preminente interesse pubblico alla legalità ed alla trasparenza nel settore degli appalti, esercitando appieno i poteri di monitoraggio e vigilanza attribuiti dalle leggi vigenti anche ai fini di prevenzione, controllo e contrasto dei tentativi di infiltrazione mafiosa e di verifica della sicurezza e regolarità dei cantieri”. Il documento prende atto della presenza ormai ramificata della criminalità organizzata in territori, come l’Emilia Romagna, in passato estranei a questi fenomeni, ed in pratica rappresenta il reinserimento nell’ambito di controlli approfonditi alcune operazioni che le norme di semplificazione amministrativa negli ultimi anni avevano escluso dalle verifiche antimafia: si tratta dei contratti inferiori alla soglia comunitaria, relativi a lavori, servizi e forniture. La sottoscrizione del protocollo, che fa seguito agli ulteriori 36 già siglati con altri comuni ed enti della provincia, va nella direzione delle disposizioni adottate dal Ministero dell’Interno nel 2010, che indicava proprio questo tipo di strumento per estendere i controlli e le informazioni antimafia. Rispetto agli altri atti siglati in passato, l’attuale protocollo recepisce una ulteriore direttiva ministeriale dello scorso luglio con la quale lo stesso Ministero sottolineava l’opportunità di estendere in via convenzionale il controllo preventivo antimafia anche ai contratti di affidamento per opere di urbanizzazione primaria e secondaria legati ai piani di iniziativa privata nell’ambito dei “Piani strutturali comunali”. Una novità quindi che renderà ancor più stringenti ed efficaci i controlli, nell’ottica di favorire la massima cautela e prevenzione antimafia nell’azione amministrativa degli enti locali.
Si tratta in particolare delle cc.dd. convenzioni di lottizzazione (tra cui rientra il Piano di Edilizia Convenzionata-P.E.C.) mediante le quali i soggetti privati cedono al Comune le aree del territorio da destinare ad uso pubblico dopo avervi realizzato – a proprie spese – le opere di urbanizzazione primaria e secondaria ed il valore delle quali viene defalcato dagli oneri che i medesimi soggetti privati sono tenuti a corrispondere al Comune per il rilascio dei permessi di costruire (c.d. “opere a scomputo”). Quanto sopra anche nelle ipotesi che i predetti interventi di urbanizzazione siano affidati per l’esecuzione a soggetti non coincidenti con i sottoscrittori della convenzione di lottizzazione stipulata con il Comune.
Il protocollo estende inoltre i controlli all’intera filiera degli esecutori e dei fornitori, ed agli appalti cosiddetti “sottosoglia”. Nel dettaglio il Comune di Castelnovo si impegna a richiedere alla Prefettura le informazioni antimafia per gli appalti e le concessioni di lavori pubblici di importo superiore a 250 mila euro, per i contratti di forniture e servizi superiori a 50 mila euro, e per i subcontratti di lavori, forniture e servizi dello stesso importo, e in ogni caso, indipendentemente dal valore, nei confronti dei soggetti ai quali vengono affidate forniture di servizi “sensibili”, quali trasporto di materiali a discarica, trasporto e smaltimento rifiuti, fornitura o trasporto di terra ed inerti, acquisizioni dirette o indirette di materiale da cave, fornitura o trasporto di calcestruzzo, di bitume ed altri. Il Comune inoltre, anche prima delle gare di appalto acquisirà tutti i dati delle imprese chiamate in gara. Il documento è comunque piuttosto ampio ed articolato, e prende in esame una serie ampia di prescrizioni che offrono importanti garanzie rispetto all’assegnazione dei lavori. “Il protocollo -ha concluso il Vice Prefetto Reggente – richiederà una azione di ulteriori più estesi controlli da parte del Comune sui propri atti amministrativi interni, e da parte della Prefettura, cui verranno trasmesse le necessarie informazioni. Significativo l’impegno istruttorio quindi per la stessa Prefettura ed anche per le Forze dell’Ordine, Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, a cui sono demandati gli accertamenti antimafia con l’attivazione del Gruppo interforze composto dalle stesse Forze dell’ordine ed a cui si aggiungono i rappresentanti della Direzione investigativa Antimafia e del Gruppo interforze presso la direzione centrale della Polizia Criminale del Ministero dell’Interno. Profonda soddisfazione per la sottoscrizione del protocollo è stata espressa dal Sindaco Enrico Bini: “Voglio davvero ringraziare la Prefettura per l’ottima collaborazione: questo documento era un obiettivo che abbiamo fortemente perseguito fin dal primo giorno di insediamento dell’Amministrazione: ora ci impegneremo quotidianamente per la sua piena attuazione, e per tenerlo costantemente efficiente ed attuale”.
Nell’ambito dell’incontro, al quale per il Comune di Castelnovo hanno partecipato anche l’Assessore al Bilancio Silvio Bertucci, il Segretario comunale Matteo Marziliano ed il Comandante della Polizia Municipale Sauro Fontanesi, sono state anche poste le basi per organizzare a breve termine un incontro pubblico in Appennino sui temi della legalità e della sicurezza, per illustrare il protocollo, ma anche per dare seguito e continuità ai temi posti nell’incontro svolto a Reggio lo scorso 30 settembre del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, nell’intento di esprimere la vicinanza delle istituzioni alla popolazione della montagna sul tema della sicurezza e della prevenzione dai fenomeni di microcriminalità e dei furti nelle abitazioni e negli esercizi commerciali.