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Baby gang dell’iPhone, preso dai Carabinieri a Regio Emilia

cellulariFaceva parte della baby gang composta da 6 ragazzini che la notte dell’8 giugno scorso aggredirono un ragazzo italiano rapinandogli l’iPhone. Per quel grave episodio delittuoso il 17enne abitante a Reggio Emilia venne arrestato ottenendo la misura cautelare della permanenza domiciliare che ha violato venendo sorpreso dai Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli che hanno segnalato la condotta del ragazzino al Tribunale per i Minorenni di Bologna che ritenuto realizzato il presupposto per l’aggravamento della misura disponeva il collocamento del 17enne in comunità dove l’altro pomeriggio è stato condotto dai Carabinieri. I fatti cui è accusato in concorso il 17enne reggiano si sono verificati a Riccione e risalgono alla notte dell’8 giugno scorso allorquando, nel lungomare del Marano, un ragazzo del luogo era stato raggiunto e circondato da un gruppo di 6 sconosciuti tra cui il minore reggiano. Intuito che le intenzioni del gruppo erano quelle di rapinarlo il ragazzo metteva le mani in tasca a protezione del suo iPhone che veniva costretto a tirare fuori e che poi gli veniva strappato. La baby gang quindi si dava alla fuga dividendosi in due gruppi. Tre di loro (tra cui il 17enne reggiano) sono stati inseguiti dalla vittima che cercava invano di tornare in possesso del cellulare. Quindi l’arrivo dei Carabinieri che attratti dalle urla della vittima bloccavano i 3 ragazzi identificati in 2 minorenni ed un 20enne che alla luce dei fatti venivano dichiarati in arresto per il reato di concorso in rapina. Dopo la convalida il 17enne reggiano ha ottenuto dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Bologna il beneficio della permanenza domiciliare che  tuttavia con il passare dei mesi gli è forse apparsa “stretta”. Ha quindi violato il beneficio e, probabilmente complice la voglia di rivedere gli amici, si è allontanato arbitrariamente per diverse ore. L’allontanamento è stato però “registrato” dai Carabinieri che l’hanno segnalato al Tribunale per i Minorenni che recepita la gravità dei fatti disponeva il collocamento in comunità del giovane dove l’altro pomeriggio è stato condotto dai Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli.

















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