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Controlli antispaccio ai Giardini Ducali di Modena

auto-polizia-municipaleSi credevano padroni del parco e come tali si comportavano assumendo atteggiamenti arroganti e minacciosi nei confronti degli altri frequentatori dell’area, che hanno segnalato la presenza dei centrafricani alle forze dell’ordine. Dopo i primi controlli effettuati dalla Polizia municipale nella giornata di sabato 18 ottobre, che hanno portato a quattro persone, tutte ghanesi, denunciate per resistenza e favoreggiamento, gli agenti sono tornati nella stessa area dei Giardini ducali, lunedì 20 ottobre, ritenendo di aver individuato un gruppo dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti che ostentava un atteggiamento di padronanza del territorio, un comportamento confermato anche durante il primo round di controlli di sabato.

Le due pattuglie della municipale, di cui due agenti motociclisti e due vigili di quartiere ciclo montati (tre dei quattro agenti avevano condotto i controlli anche pochi giorni prima) sono quindi tornate lunedì verso le 15.30 nella zona alle spalle della palazzina Vigarani per un’operazione che ha portato a fermare e controllare diverse persone.

Durante i controlli è stato identificato e denunciato un nigeriano di 24 anni (E.E. le iniziali), già arrestato in passato per spaccio di sostanze stupefacenti e colpito da un provvedimento di allontanamento che avrebbe dovuto tenerlo lontano da Modena fino al 2016. Sono stati inoltre identificati due cittadini, originari della Guinea, di 26 (C.O.)  e 24 anni (T.M.L.), entrambi con precedenti di droga, a cui sono state contestate violazioni amministrative, e un ghanese (A.E.) di 20 anni residente a Modena, anch’egli con precedenti per stupefacenti, a cui sono state sequestrate sostanze stupefacenti e un “grinder”, un dispositivo usato solitamente per sminuzzare l’erba in funzione dell’assunzione.

Inoltre, notando un insistente movimento di individui sospetti in zona, interessati a quanto stava accadendo, gli agenti hanno iniziato a fermare anche loro ipotizzando si trattasse di tossicodipendenti in attesa di acquistare stupefacenti.

Quattro in questo caso le persone identificate: un marocchino (E.Q.Z.) di 19 anni residente a Castelnuovo Rangone e un italiano (D.P.M.) coetaneo residente in città, a quali, oltre il sequestro del grinder, sono state contestate violazioni amministrative; un diciottenne italiano (P.K.) e un diciannovenne spagnolo (C.A.), entrambi residenti in città, sono stati differiti al Prefetto per l’utilizzo di sostanze stupefacenti.

















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