Dall’inizio del mese di ottobre, le caserme dei Carabinieri in Emilia, soprattutto tra Reggio Emilia e provincia, sono tartassate di telefonate di adolescenti o genitori che spiegano che un loro amico, un loro figlio, un loro compagno di scuola avrebbero visto o avrebbero avuto a che fare con persone mascherate da clown che aggredivano i passanti, nella maggior parte dei casi giovani o giovanissimi. Una vera e propria psicosi su un fenomeno probabilmente creato del tamtam sui social network e whatsApp. L’ipotesi di procurato allarme, su cui i Carabinieri di Reggio Emilia coordinati dalla Procura reggiana stanno lavorando, ora trova conferme anche dall’esito delle indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli sull’unica aggressione da parte dei clown picchiatori denunciata ai Carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Principale da alcuni studenti, ora finiti nei guai. Avrebbero inventato l’aggressione, come poi confessato in caserma, per giustificare il ritardo a scuola.
Tutto ha preso il via dal modenese: alcuni ragazzini raccontano di essere stati aggrediti da alcuni personaggi vestiti da clown, con mazze e bastoni e un pitbull al guinzaglio. I presunti “avvistamenti” si ripetono, ma con questo anche il tamtam sui social network alimentato anche dalla paura dei genitori per l’incolumità dei propri figli. Dalla provincia di Modena a quello di Reggio Emilia dove il fenomeno si alimenta fortemente a causa della comparsa nelle discussioni e sui commenti dei social network di video che avrebbero dovuto ‘provare’ le aggressioni. In realtà, come accertato dai Carabinieri e senza che in tanti davanti al computer se ne accorgessero, si trattava di candid camera diffuse su internet: in questi video dei malcapitati passanti si ritrovano davanti dei clown che, utilizzando dei manichini, simulano efferati delitti per poi inseguire i ‘testimoni’ terrorizzati. In mano dei Carabinieri quindi rimangono solo segnalazioni, peraltro, relative a testimonianze indirette.
Le indagini proseguono ed al riguardo i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, di concerto con gli istituti scolastici reggiani, stanno effettuando un’attività di dialogo con gli studenti in età adolescente dove la psicosi del fenomeno è maggiormente avvertita. Halloween è alle porte è il timore dei Carabinieri è costituto dall’effetto emulazione che potrebbe fare sì che una notizia, per ora priva di fondamento, a furia di passare di bocca in bocca si auto-avveri o che magari dei ragazzini nella ricorrenza pagana possano vestirsi da clown e fingere aggressioni rischiando di essere a loro volta pestati dai cittadini che in rete propongono ronde.