Il mercato degli stupefacenti non conosce crisi, nonostante le difficoltà economiche e la crescente attività di sensibilizzazione sui rischi che comporta per la salute, oltre che per l’economia legale e per la sicurezza pubblica.
Il fenomeno è peraltro in evoluzione: è diventato più tecnologico. Al problema degli acquisti attraverso internet, si affianca quello dell’uso dei social come whatsapp, per mantenere i rapporti cliente-spacciatore.
Sono cambiamenti che si legano anche all’età dei consumatori, che resta mediamente al di sotto dei trent’anni, anche se in alcuni rari casi si scende perfino sotto i 15 anni.
Nel consumo da strada prevalgono disoccupati e lavoratori dipendenti.
Le droghe da fumare continuano ad essere quelle più ricercate. Tra le altre, si privilegia la cocaina. Il ritorno dell’eroina sembra essere stato frenato dalla maggiore pericolosità di quella sostanza (dal 2013, a Modena, si sono registrate 4 morti legate all’eroina).
Nel traffico, come nello spaccio, i più attivi sono gli italiani, i marocchini e gli albanesi. Nel settore delle pericolose metanfetamine, prevale l’uso dello shaboo, commerciato nel mercato chiuso delle comunità asiatiche.
Il fenomeno è preoccupante anche per la sua connessione con i reati predatori e gli altri problemi indotti.
Procurarsi la droga costa e ci si finanzia con i furti e la ricettazione. Lo evidenzia l’alto numero di assuntori che sono anche pregiudicati. Anche il venditore finale spesso riesce solo a garantirsi la dose personale, facendosi coinvolgere in altre condotte criminali. Perfino l’acquisto di partite di stupefacente è generalmente finanziato con varie altre attività criminali.
Il meccanismo è pero tale che riesce a garantire alle organizzazioni alti livelli di guadagno (in un caso sono stati sequestrati fino a 140.000 euro in contanti). Guadagni che, riciclati nell’economia legale, comportano danni rilevanti, specie in momenti di generalizzata crisi.
Nel trattare l’argomento, non è da non sottovalutare neppure il problema della guida in stato di alterazione psicofisica che è al centro delle iniziative per l’introduzione del reato di “omicidio stradale”.
Questi elementi di sintesi sembrano già sufficienti a descrivere la pluralità di rischi che questo mercato comporta per la sicurezza pubblica.
L’attività di contrasto condotta dall’Arma dei Carabinieri a livello provinciale ha conseguentemente ricevuto particolare impulso, come evidenziato dai seguenti dati (anno riferimento 2014):
- 167 persone arrestate o denunciate, per reati inerenti agli stupefacenti;
- oltre 180 persone segnalate quali assuntori (di cui 135 sotto i 30 anni);
- somme recuperate: circa 280.000 euro;
- sostanze stupefacenti sequestrate: 50 Kg. vario tipo.
Ma è proprio l’entità dei risultati che deve rappresentare l’elemento di riflessione più importante.
OPERAZIONI PIÙ SIGNIFICATIVE
Dal 1° gen. – Castelfranco: arresto di 20 persone dedite allo spaccio.
23 gen. e 7 apr. 2014 – Carpi: arresto di due persone e sequestro di 5,5 Kg. di cocaina.
17 apr. – Sassuolo ed altre località del territorio nazionale: esecuzione di un’ordinanza di custodia cautela nell’ambito dell’operazione BLACK ROADS.
10 mag. – Modena: arresto di uno spacciatore nell’ambito delle indagini relative ad un decesso per overdose.
2 lug. – Sassuolo: arresto di 4 persone, sequestro di stupefacenti per circa 200g. e di 140.000 euro in contanti.
2 agosto – Modena: arresto di una persona che aveva ingerito 93 ovuli di cocaina, per un totale di 1,230 grammi di stupefacente.
12 ott. – Finale emilia: arresto di due spacciatori a bordo di un veicolo con il kit per il confezionamento delle dosi.