Nel corso del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 23 ottobre sono stati discussi ben quattro ordini del giorno. Tra questi una mozione congiunta di tutti i gruppi consiliari sulla realizzazione di un nuovo Centro diurno/’care residence’ per anziani, a sostegno di questa opera, con la previsione di una soluzione alternativa al progetto di edificazione nell’area verde della ex Cappuccina. Il documento poi richiedeva la presentazione in Consiglio dei risultati dello studio di fattibilità in corso, la preservazione dell’area verde senza compiere attività di disboscamento, anzi valutando le azioni necessarie alla riqualificazione della stessa, con acquisto di aree private e progettazione partecipata della sistemazione. Il Sindaco Alberto Bellelli ha ricordato al riguardo come per un progetto di massima a stralci saranno necessarie tre settimane-un mese. La mozione è stata votata all’unanimità.
Discusso anche un ordine del giorno sull’Expo di Milano del prossimo anno, presentato dal consigliere Pd Lorenzo Boni, e che chiedeva di istituire un tavolo territoriale coinvolgendo anche l’Unione delle Terre d’Argine per coordinare e organizzare le associazioni di categoria, i produttori, gli esercenti, le imprese e tutti coloro che possono promuovere il territorio in occasione di questo grande evento; inoltre di partecipare ai processi già avviati, valutare le forme di partecipazione diretta, pianificare eventi locali di richiamo turistico, istituire forme di comunicazione dedicate e tenere aggiornato il civico consesso. Sull’importanza dell’argomento, con proposte e anche alcune perplessità sull’eventuale ritardo con cui la città si sta muovendo nei confronti dell’Expo, sono intervenuti i consiglieri Roberto Arletti e Lorenzo Boni (Pd), Cristian Rostovi (Ncd-FdI-An) ed anche altri. L’assessore al Turismo Simone Morelli dal canto suo ha precisato come sia importante ragionare come sistema nell’approcciarsi a questo appuntamento, come la Provincia stia allestendo un calendario unico di eventi, come il traino modenese sia rappresentato dalla tematica motoristica, come la nostra città possa andare in rete compartecipando soprattutto a progetti culturali negli spazi di Palazzo dei Pio assieme alle aziende private con cui lavorare di concerto, così come con Fondazione Cassa di Risparmio, Camera di Commercio, associazioni imprenditoriali. Anche in questo caso l’ordine del giorno è stato votato all’unanimità.
A seguire è stato presentato da Monica Medici (Movimento 5 Stelle) una mozione del gruppo grillino sul regolamento e il contrasto all’abuso compulsivo delle slot machine. Un testo che si concludeva chiedendo l’impegno da parte della Giunta comunale a intraprendere un percorso informativo nei confronti della città, ad attuare forme di disincentivazione dell’utilizzo di questi apparecchi negli esercizi pubblici di Carpi attraverso sgravi fiscali per chi non le installa, limitazioni di orario, previsione di distanze da luoghi sensibili per le nuove aperture di sale dedicate e di limiti all’ingresso dei minorenni in quelle già esistenti, con tanto di adesivi identificativi su vetrine dei locali ‘no slot’ e informativi sulle stesse slot machine. Il capogruppo del Pd Paolo Gelli ha chiesto in apertura del dibattito di emendare il dispositivo dell’odg presentato dagli esponenti del Movimento con un proprio testo, richiesta accettata dai proponenti: sono stati dunque inseriti due capoversi che ribadivano l’importanza dei controlli delle forze dell’ordine in base alla legge regionale sul tema e sull’importanza delle iniziative di sensibilizzazione all’interno delle scuole superiori, nel confronto con le associazioni sportive e di promozione sociale, dando compimento a quanto previsto dalla legge regionale in merito al coinvolgimento degli esercenti per la diffusione del marchio ‘slot freEr’. L’assessore comunale a Sociale e Sanità Daniela Depietri ha spiegato in aula quali iniziative sono state intraprese in questi mesi dall’amministrazione, ‘dando gambe’ ad una mozione simile votata dal Consiglio nel 2013 e ricordando al contempo però che dal punto di vista legale sono molti i pronunciamenti a favore degli esercenti in opposizione a provvedimenti degli enti locali. E dopo che l’assessore alla Polizia municipale Cesare Galantini ha rammentato come il Corpo lavori in sinergia con le altre forze dell’ordine monitorando il fenomeno la consigliera Mariella Lugli (Pd) ha inquadrato la situazione a livello nazionale, ribadito le motivazioni per le quali la ludopatia e il proliferare delle ‘macchinette’ va combattuta, rammentando però che l’ente locale può muoversi solo nel perimetro della legge regionale approvata l’anno scorso e che i Tar di tutta Italia si sono mossi in modo diverso rispetto agli atti dei Comuni su ubicazioni delle sale gioco e limitazioni degli orari di apertura. Cristian Rostovi (Ncd-FdI-An) ha dal canto suo preso la parola per sottolineare come queste attività siano legali e diano un ritorno economico in questi tempi peraltro di crisi. “Ci vuole – ha concluso – una legge nazionale”. Altri consiglieri sono intervenuti nel dibattito ribadendo l’importanza delle attività di prevenzione e controllo, anche contro l’evasione fiscale e il coinvolgimento della criminalità organizzata, oltre che sottolineando gli effetti negativi che la ludopatia provoca. Il consigliere di Carpi Futura Paolo Pettenati ha ad esempio chiesto di trovare un modo per non fare costruire nuove sale in certe zone più che intervenire sugli orari delle stesse o sulle fasce d’età dei frequentatori. La mozione è stata infine votata all’unanimità.
Ancora una mozione del Movimento 5 Stelle è stata poi l’ultima ad essere discussa dal Consiglio comunale di giovedì scorso. Riguardava i criteri per la nomina degli scrutatori in occasione delle prossima campagna elettorale e richiedeva di enucleare dall’Albo comunale un gruppo di persone privo di occupazione e/o aventi reddito nullo o inferiore alla soglia di povertà, nominando prioritariamente come scrutatori queste persone e solo successivamente tramite sorteggio tra gli altri iscritti. L’assessore ai Servizi Demografici Cesare Galantini ha però ricordato come, visti i tempi stretti (si vota il 23 novembre e la riunione della Commissione elettorale comunale è fissata per il 30 ottobre, ndr.), sarebbe difficile riuscire a definire come richiesto dal Movimento una diversa modalità di nomina degli scrutatori, “tanto più che c’è anche un tema di funzionalità dei seggi e non solo quello di aiuto a certe categorie”. Contrari alla proposta contenuta in questa mozione si sono detti sia Cristian Rostovi (Ncd-FdI-An), che ha ricordato come si debba continuare a nominare gli scrutatori e non per sorteggio, a cura dei quattro rappresentanti della Commissione, uno per il Sindaco, due per la maggioranza e uno per la minoranza (256 sono gli scrutatori da nominare e circa 2000 gli iscritti alla lista, ndr.) “perché noi abbiamo i contatti diretti con le persone e si devono tenere in considerazione le richieste dei Presidenti di seggio e le difficoltà delle consultazioni”. Paolo Gelli, capogruppo Pd, ha anch’egli concordato con il collega ribadendo che “i tempi non ci consentono di vincolare gli uffici a questa corsa contro il tempo”. Anna Azzi (Carpi Futura) ha invece spiegato che lasciare in mano ai partiti la selezione degli scrutatori non tutela a suo parere l’espressione compiuta del voto dei cittadini e dunque il buon esito delle consultazioni. “Gli scrutatori non sono una social card” ha invece replicato il consigliere Pd Marco Bagnoli perché “la nomina aiuta a individuare chi è più adatto al ruolo”. E se un altro esponente del Pd (Marco Reggiani), ha affermato come in primis vada salvaguardato il regolare funzionamento dei seggi e che il Partito Democratico si assumerà l’onere di nominare persone giovani o in difficoltà economiche Monica Medici (M5S) ha ricordato il caso di corruzione scoperto recentemente a Reggio Emilia e il fatto che sono state riscontrate irregolarità anche a Carpi nelle ultime amministrative (ha citato il caso di anziani accompagnati a votare nella cabina da persone senza diritto di farlo, ndr.). “Il sistema migliore è il sorteggio, siamo disposti a togliere tutto il resto dalla mozione ma lasciate questo”.
Roberto Benatti (Forza Italia) ha poi rammentato come il sorteggio fosse la modalità usuale fino al 2007 per le nomine degli scrutatori e come i Presidenti di seggio siano a Carpi “quasi tutti del Pd, così come i segretari di seggio e i tre quarti degli scrutatori. Non sta bene che chi fa politica faccia il Presidente a mio parere. Piuttosto cancelliamo dalla lista coloro che, dopo essere stati chiamati, non si presentano o rifiutano senza giustificazioni reali. Voi grillini avete curriculum di persone degne di fare lo scrutatore? Dateli a noi, li faremo nominare tra i 64 che ci competono come minoranza…”. E dopo che Luca Severi, M5S, ha concluso il suo intervento chiedendo al Consiglio comunale di ritrovarsi tra qualche mese per non procrastinare oltre la soluzione di questo problema, in attesa di future elezioni, si è andati alla votazione: a favore della mozione del Movimento si sono espressi solo i firmatari, mentre si sono astenuti i consiglieri presenti in aula di Forza Italia e Carpi Futura e contro Cristian Rostovi e il gruppo del Pd.