Si è tenuta, nei giorni scorsi la prima assemblea interprovinciale per il rinnovo delle cariche sociali e per la nomina dei delegati alle Assemblee Regionale e Nazionale Anap. E’ stato eletto presidente dell’Anap Area Vasta di Modena e Reggio Emilia, Gian Lauro Rossi.
Al centro del congresso la grave crisi economica che ha portato a ridiscutere sia principi che i valori sociali importanti, sia il ruolo delle Istituzioni pubbliche e dei cosiddetti corpi intermedi.
“Vi sono competenze organizzative e di politica sindacale di livello nazionale, ed altrettante di livello territoriale, che devono essere adeguate, alcune urgentemente, alla situazione attuale e ai nuovi bisogni dei pensionati e degli anziani – ha sottolineato il presidente Anap Modena e Reggio, Gian Lauro Rossi – al fine di rimanere punto di riferimento affidabile per i nostri associati, e interlocutore autorevole per le Istituzioni. L’Anap deve ripensare il proprio ruolo sindacale di rappresentanza e tutela, anche ridisegnando la propria struttura organizzativa e dotandosi di idonei strumenti che siano utili anche allo sviluppo delle strutture territoriali, che sono chiamate a fronteggiare la crisi e i cambiamenti in atto”.
“E’ indispensabile un forte rilancio della concertazione, in particolare a livello locale, e un forte rilancio della vocazione industriale, ma anche la creazione di un settore terziario e di servizio avanzato, purtroppo ancora inadeguato, nella nostra realtà – ha commentato Erio Luigi Munari, presidente generale Lapam -. Per poter conciliare crescita economica e coesione sociale occorre arricchire e rimodulare il sistema di welfare locale, costruendo servizi efficienti e di qualità, capaci di rispondere in tempi adeguati ai vecchi e nuovi bisogni con particolare riferimento alle politiche per la Famiglia che oggi è sempre più centrale. Il primo punto pertanto da affrontare riguarda l’individuazione dei soggetti su cui rimodulare e ridefinire una politica di Welfare anche a livello locale nei prossimi Bilanci dei Comuni. E’ evidente che i prossimi Bilanci dei Comuni dovranno essere Bilanci di comunità dove al centro dovrà avere un ruolo sempre maggiore il parametro famiglia, non solo come soggetto che usufruisce di servizi e di sostegno, ma anche di soggetto che è coinvolto nella progettazione e nella valutazione degli interventi”.
Al termine della serata sono stati premiati Silvio Morini, Renzo Pivetti, Gavioli Giuseppe e Bruno Prandi in qualità di Maestri d’opera ed esperienza.