Ha sperperato tutti i risparmi ai videopoker e per paura della reazione dei familiari è arrivato a ferirsi per simulare la rapina, a mettere a soqquadro la casa per rendere credibile il furto sino ad arrivare a denunciare di essere finito in mano agli strozzini. Scoperto dai Carabinieri inventarsi la rapina, infatti, ha giustificato la falsa denuncia sostenendo di essere vittima di uno strozzino siciliano da oltre 15 anni e per paura di ritorsioni si era inventato la rapina. Anche questa ennesima denuncia è stata però “smontata” dalle attente e scrupolose indagini dei Carabinieri di San Polo d’Enza. Dopo oltre un mese di false denunce l’uomo, messo alla strette dalle risultanze investigative, è crollato ammettendo di essersi inventato tutto in quanto ludodipendente: aveva perso ai videopoker e per paura della reazione dei familiari aveva simulato una serie di gravi reati di cui si era finto vittima. Con l’accusa di simulazione di reato i Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza hanno denunciato alla Procura reggiana un 55enne disoccupato residente nel reggiano.
La prima falsa denuncia alla fine di settembre quando l’uomo presentatosi ai Carabinieri riferiva di essere rimasto vittima di una rapina ad opera di due malviventi che nelle campagne alla periferia di Parma gli avevano rapinato oltre 3.000 euro. A supporto dei fatti produceva un referto medico rilasciatogli dall’Ospedale di Montecchio Emilia con una prognosi di giorni 7 per vari traumi. Una denuncia con evidenti falle che inducevano i Carabinieri a convocare l’uomo in caserma per i dovuti chiarimenti. Alla contestazione delle incongruenze l’uomo ammetteva di essersi inventato la rapina ma di averlo fatto per coprire altri gravi reati. Secondo quanto denunciato da oltre 15 anni era vittima di uno strozzino che a fronte di un prestito di 15.000 euro (30.000.000 delle vecchie lire) aveva preteso la restituzione di un ingente somma che aveva già raggiunto la cifra di 150.000 euro.
E mentre le indagini dei Carabinieri di San Polo d’Enza si proiettavano su questo nuovo “fronte” l’uomo a fine ottobre si presentava nuovamente ai Carabinieri denunciando il furto. Dalla casa messa letteralmente a soqquadro, come accertato dagli stessi Carabinieri, erano stati sottratti 700 euro in contanti. Trovate diverse incongruenze alla denuncia per l’altro ieri veniva convocato in caserma e messo alle strette confermava le risultanze investigative dei carabinieri ammettendo di essersi inventato tutto. Negli ultimi due mesi aveva dilapidato tutti i risparmi ai videopoker e per paura della reazione dei familiari aveva optato per inventarsi la rapina, l’usura, le estorsioni e il furto in appartamento. L’uomo è stato quindi denunciato per simulazione di reato.