La “Stroke unit” del Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense di Modena, la struttura dedicata alla gestione tempestiva e integrata dei pazienti colpiti da ictus cerebrale, è considerata un’eccellenza a livello nazionale e internazionale. Dal 2005 a oggi a Baggiovara sono state eseguite 983 trombolisi, la terapia medica più efficace nel trattamento dell´ictus ischemico, dato che colloca la struttura modenese al primo posto in Italia e tra le prime in Europa.
Per fare il punto su questa importante patologia cerebrovascolare, il 6 novembre è in programma all’UNA Hotel a Baggiovara (dalle 8.00 alle 18.00) il convegno “Modena Stroke Congress 2014”, organizzato dalla Clinica Neurologica del Nuovo Ospedale Civile Sant’Agostino Estense, Dipartimento Integrato di Neuroscienze, in collaborazione con il Servizio Ricerca e Innovazione della Direzione Sanitaria dell’Ausl. Al congresso parteciperanno esperti nazionali e stranieri sulla gestione e trattamento in fase acuta del paziente con attacco ischemico transitorio o con ictus ischemico.
L’attacco ischemico transitorio (TIA) è una disfunzione neurologica transitoria causata da un problema cerebrovascolare. Il TIA è considerato oggi un’emergenza, simile all’angina per l’infarto: il motto “il tempo è cervello”, l’immediata diagnosi e trattamento del TIA può prevenire un ictus. A questo proposito è utile ribadire che al manifestarsi dei primi sintomi (ad esempio: comparsa improvvisa di una paralisi o debolezza e formicolio al viso, braccio, gamba dello stesso lato del corpo; visione annebbiata o diminuita in entrambi gli occhi riguardante la metà del campo visivo; difficoltà a parlare, a pronunciare o comprendere semplici frasi) è meglio chiamare subito il 118, piuttosto che improvvisare l’assistenza o il trasporto in ospedale con i propri mezzi.
Il modello modenese per la gestione dell’ictus
Al Nuovo Ospedale Civile S. Agostino Estense è stato realizzato il percorso diagnostico-terapeutico dei pazienti con TIA, ammessi in Pronto Soccorso, mediante l’applicazione di un protocollo chiamato “TIA-PS” per la gestione urgente di questi casi. Il protocollo prevede un approccio multidisciplinare, cioè basato sulla collaborazione di differenti figure professionali: i medici del Pronto Soccorso, i neurologi, i neuroradiologi, chirurghi vascolari e i cardiologi. L’applicazione di tale protocollo ha portato ad un miglioramento della diagnosi, una riduzione dei ricoveri ospedalieri e del tasso di recidive ischemiche cerebrali.
Nel corso del congresso si parlerà di modelli organizzativi di gestione dei pazienti con TIA. Sarà in particolare affrontato il tema della trombolisi endovenosa nei pazienti con ictus ischemico acuto con il prof. Carlos Molina, direttore del Dipartimento di Neurologia dell’Ospedale Universitario Vall d´Hebron di Barcellona. Il professor Jens Fiehler, direttore del Dipartimento di Neuroradiologia interventistica della University Medical Center Hamburg-Eppendorf, introdurrà il tema del trattamento endovascolare nei pazienti con ictus ischemico acuto. Il Congresso si concluderà con l’intervento del prof. Danilo Toni, direttore della Stroke Unit dell’Ospedale Umberto Primo di Roma – Università la Sapienza che parlerà del trattamento chirurgico in acuto della patologia carotidea.
L’ictus cerebrale
L’ictus cerebrale è una patologia
estremamente rilevante dal punto di vista epidemiologico, specie se si considera che la frequenza della malattia è destinata nei prossimi anni ad aumentare, a seguito dell’invecchiamento della popolazione nei paesi industrializzati ed in particolare nella nostra realtà locale. L’incidenza dell’ictus in Italia è di 1,5-2,5 casi ogni 1.000 abitanti, per l’80% ictus ischemici e per il 20% ictus emorragici. L’incidenza raggiunge quota 8,7 ogni 1.000 abitanti nella fascia di età 65-84 anni. Fra i minori di 45 anni l’ictus colpisce 10 soggetti ogni 100mila abitanti.