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Ausl Reggio Emilia: Campagna di vaccinazione antinfluenzale 2014-2015

vaccinazione3Come da indicazioni regionali, quest’anno la campagna di vaccinazione avrà inizio a partire dal lunedì 10 novembre e proseguirà fino al 31 dicembre 2014. L’influenza costituisce un serio problema sanitario per la sua contagiosità e per la possibilità di dar luogo a gravi complicanze. Per tale motivo la vaccinazione antinfluenzale è consigliata vivamente a tutti coloro che appartengono alle categorie considerate a rischio, soprattutto per prevenire le complicanze di particolare gravità e il ricovero in ospedale. 

Nell’autunno 2013 in provincia di Reggio Emilia è stato vaccinato il 58,9% delle persone di età superiore a 65 anni, con un modesto incremento rispetto all’anno precedente ma comunque inferiore alla percentuale di copertura vaccinale ritenuta utile a ridurre in maniera significativa la diffusione dell’influenza.

Nel corso della scorsa epidemia influenzale sono stati registrati in Emilia-Romagna 25 casi gravi di influenza che hanno richiesto il ricovero in terapia intensiva e nei quali si è registrata un’alta mortalità. I malati che hanno presentato complicanze gravi rientravano quasi tutti nelle categorie a rischio (persone con malattie croniche e donne in gravidanza ) e nel 90% dei casi non erano vaccinati.

E’ quindi particolarmente importante che le persone più esposte al rischio di gravi complicanze ricevano la vaccinazione antinfluenzale.

Il vaccino è abitualmente ben tollerato: gli effetti collaterali sono in genere modesti e presenti prevalentemente alla prima somministrazione.

La vaccinazione si esegue in unica dose per tutte le età con esclusione dell’età infantile.

In base ai riscontri epidemiologici e in conformità con le raccomandazioni diramate dall’OMS, il vaccino antinfluenzale da utilizzare nella campagna 2014-2015 è un vaccino trivalente contenente i seguenti antigeni:

– antigene analogo al ceppo A/California/7/2009 (H1N1);

– antigene analogo al ceppo A/Victoria/361/2011 (H3N2);

– antigene analogo al ceppo B/Massachusetts/2/2012

La vaccinazione viene effettuata gratuitamente alle persone appartenenti alle categorie a rischio:

–          negli ambulatori dei medici di medicina generale, durante gli orari indicati dai singoli medici ai propri assistiti.

–          negli ambulatori del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Azienda USL per tutti i soggetti delle categorie a rischio sotto indicate a partire dai 14 anni di età (nati nell’anno 2000 ed anni antecedenti), a libero accesso negli orari sotto indicati

–          nei Servizi di Pediatria di Comunità ai soggetti di età inferiore ai 14 anni ( nati dal 2001 ed anni successivi ) appartenenti alle categorie a rischio indicate, su invito.

Le categorie a rischio, per cui la vaccinazione è raccomandata e gratuita, sono le seguenti:

1.    persone  di età uguale o superiore a 65 anni;

2.    bambini  di età superiore a 6 mesi, ragazzi ed adulti di età inferiore ai 65 anni affetti da:

a)    malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, inclusa l’asma grave, la displasia  broncopolmonare, la fibrosi cistica  e la broncopneumopatia cronica ostruttiva,

b)    malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite ed  acquisite,

c)    diabete mellito e altre malattie metaboliche, inclusi gli obesi con BMI (indice di massa corporea) >30 e gravi patologie concomitanti,

d)    insufficienza renale cronica,

e)    malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie,

f)     tumori,

g)    malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi,  immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV,

h)    malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale,

i)      patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici,

j)      patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie  (ad esempio malattie neuromuscolari),

k)    epatopatie croniche;

3.    bambini ed adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio  di sindrome di Reye  in caso di infezione  influenzale;

4.    donne che all’inizio e durante la stagione epidemica si trovino nel 2° o 3° trimestre di gravidanza;

5.    persone di qualunque età ricoverate in strutture per lungodegenti;

6.    medici e personale sanitario di assistenza nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali;

7.    familiari e contatti di soggetti ad alto rischio ( contatti stretti e regolari );

8.    soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori:

a)    forze dell’ordine e protezione civile (compresi i Vigili del Fuoco e la Polizia Municipale)

b)    donatori di sangue

c)    personale degli asili nido, delle scuole dell’infanzia e dell’obbligo

d)    personale dei trasporti pubblici, delle poste e delle comunicazioni, volontari dei servizi sanitari di emergenza e dipendenti della pubblica amministrazione che svolgono servizi essenziali

9. personale che, per motivi occupazionali, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di  infezione da virus influenzali non umani: (allevatori, veterinari pubblici e privati, trasportatori di animali vivi, macellatori e vaccinatori).

 

 

















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