Nell’ambito delle attività di contrasto ai traffici illeciti, funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Bologna e militari della Guardia di Finanza, hanno scoperto un’organizzazione internazionale dedita al traffico di bevande alcoliche (in particolare birra) operante in ambito comunitario, e hanno accertato diritti evasi per un totale di 28.940.000,00 € (Accisa + Iva) oltre le sanzioni.
L’operazione è stata innescata da una segnalazione del Centrale Ufficio Antifrode dell’Agenzia – Ufficio Investigazioni, il quale, attraverso il continuo e tempestivo monitoraggio dei flussi della specifica documentazione e.AD proveniente da depositi fiscali comunitari sospetti, ha riscontrato numerose movimentazioni di merce nei confronti di un deposito fiscale con sede nella provincia di Bologna.
Sulla base delle successive attività di indagine, l’Ufficio delle Dogane di Bologna ha presentato una denuncia penale per sottrazione all’accertamento di prodotti soggetti ad accisa ed associazione a delinquere.
Le indagini delegate dalla Procura hanno evidenziato il disegno criminoso che prevedeva la creazione di depositi fiscali a cui indirizzare fittiziamente un notevolissimo numero di partite di birra e prodotti alcolici. Per tali movimentazioni veniva comunicato il regolare arrivo della merce attraverso il sistema telematico, mentre, in realtà, l’immissione in consumo avveniva irregolarmente altrove (prevalentemente in altri Paesi UE).
L’utilizzo degli strumenti normativi previsti dalla “Convenzione Napoli II” ed il ricorso al sistema di cooperazione giudiziaria europea Eurojust sono stati fondamentali nello sviluppo delle indagini e nella ricostruzione della struttura dell’organizzazione criminale.
Pertanto le attività svolte in collaborazione con le omologhe Autorità Doganali degli altri Paesi UE coinvolti hanno permesso l’individuazione dell’intero sodalizio delittuoso fino ai suoi vertici.
La tipologia di frode descritta è stata successivamente replicata su tutto il territorio nazionale, interessando 15 depositi fiscali. Complessivamente, quindi, è stata accertata un’accisa evasa pari a oltre 68 milioni di euro e una quantità di prodotti alcolici (prevalentemente birra) irregolarmente immessi in consumo superiore a 189 milioni di litri.
Su incarico del Procuratore della Repubblica di Bologna, si è inoltre provveduto a mettere in atto in Italia 23 ordinanze di custodia cautelare a carico di componenti dell’organizzazione dislocati in 8 regioni.