Che fosse un artista un po’ di nicchia lo sapevamo, ieri sera all’Europauditorium se ne sono sentite di ogni: “mi ricorda Battisti”, “a me ricorda Capossela”, “non sembra un po’ Modugno?” che poi non si è capito bene perché un Artista debba sempre essere paragonato ad un altro. Eppure è un vizio che gli italiani non si sono ancora scrollati di dosso, basti ascoltare i commenti dei vari giudici dei molteplici talent che popolano le televisioni della nostra epoca: al nome nuovo c’è sempre l’accostamento al nome di un cosiddetto “big”.
Probabilmente Alessandro Mannarino romano de Roma classe 1979 non ha più bisogno di accostamenti, dopo centinaia di concerti dal 2001 ad oggi, dopo tre album da indipendente (i primi due ristampati recentemente) si è tracciato un bel solco tutto suo, una sua personalità ben precisa che lo porta ad offrire al pubblico un tipo di fare spettacolo sempre in bilico fra “teatro e canzone” e proprio per questa ragione, se proprio un tipo di accostamento si vuol fare, azzardiamo che il genere di emozione che rilascia Alessandro è molto simile a ciò che riusciva a trasmettere l’indimenticato Giorgio Gaber.
Un primo tempo dominato dalla malinconia, un raccontare storie (anche importanti) con una metrica semplice spesso impreziosita da assoli di tromba capaci di far provare allo spettatore attento il classico brivido lungo schiena.
Secondo tempo più contagioso e movimentato con tutto il Teatro Europauditorium dapprima in piedi ognuno davanti alla propria sedia… e poi tutti sotto al palco per ballare fino allo sfinimento pezzi come “Gli Animali”, “Serenata lagrimosa”, “il bar della rabbia”… per arrivare poi ad un finale da brivido con l’esecuzione del brano che da il titolo allo spettacolo nonché all’ultimo album “Al Monte” col quale il Manna si è portato a casa il settembre scorso il Premio “PIMI” del MEI di Faenza come Miglior Artista Indipendente dell’anno con la seguente motivazione “per il grande successo di pubblico e critica riscontrati con l’ultimo disco Al Monte”.
Una scelta che conferma quanto la Direzione Artistica di TEA Teatro Europa Auditorium presti la massima attenzione nel proporre spettacoli di grande spessore. Per quel che riguarda la programmazione dei prossimi concerti, sono attesi Francesco Renga (per la terza e quarta replica rispettivamente 24 Novembre e 12 Dicembre), due date anche per Fiorella Mannoia e il suo nuovo recital (il 30 Novembre e il 22 dicembre), poi il concerto degli Stadio il 17 dicembre.