“Un astensionismo drammatico in qualche modo preannunciato ma non sicuramente di queste dimensioni, che porta sul banco degli imputati tutta la classe politica nazionale e locale.” Così Massimo Malagoli, esponente di Forza Italia Sassolese, commenta il risultato delle elezioni Regionali.
“Prima di tutto voglio congratularmi con Stefano, – continua Malagoli – persona onesta e capace che, seppur giovane, ha sempre dato segno di una grande maturità politica; anche in questa difficile campagna elettorale ha saputo attirare su di sè molti voti del centrodestra Sassolese e ora è legittimato a essere punto di riferimento locale del centrodestra in Regione. Ma al di là della Lega Nord, che ha visto riportata la propria percentuale di votanti a quella del 2010, e delle varie percentuali, nessuno ha vinto, e quella che ha sicuramente perso è proprio la democrazia; la gente è stanca, arrabbiata e delusa, non ne può più di promesse non mantenute e di personaggi che si vedono solo un mese prima delle elezioni, di scandali, di ruberie e disonestà. Il popolo emiliano è gente concreta che vuole fatti e vuole vedere risolti i propri problemi. Il risultato elettorale di Forza Italia è figlio anche di questo. Ora è giunto il momento di ragionare seriamente su quello che sarà il futuro di Forza Italia; sicuramente la partenza corretta potrebbe essere quella di azzerare tutte le nomine dirigenziali e rieleggerle in modo democratico.
Bisogna reagire e ricostruire partendo proprio dalla base, costituita da persone stanche deluse e sfiduciate dalla politica. Dobbiamo saper dire basta a meccanismi di cooptazioni, personalismi, e autoreferenzialità.
A breve sarà pubblicizzata una pagina web di FI “La voce della Città di Sassuolo” nella quale verranno formulate istanze, petizioni, proposte e referendum che interessano la città di Sassuolo: i cittadini potranno aderire, intervenire ed eventualmente fare proposte.
In primis partiremo con alcuni temi caldi: sicurezza, Teatro Carani e settimana corta per le scuole.
Questo è un piccolo e modesto passo – conclude Malagoli – ma che può far riavvicinare la politica al cittadino.
