E’ ordinario di Fisica Sperimentale all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, ma le scienze non sono il suo unico interesse. Il prof. Stefano Ossicini, docente UNIMORE è anche autore e regista di pièce teatrali, dove al centro dei racconti ruotano illustri scienziati che hanno saputo rivoluzionare il mondo e la visione di esso con le loro scoperte.
Dopo aver portato, infatti, alcuni anni fa sulle scene una inedita Marie Curie, il prof. Ossicini ha ora costruito uno spettacolo teatrale in cui immagina, in una Londra di fine Seicento, un dialogo serrato fra Isaac Newton e Christiaan Huygens, i due grandi scienziati fautori delle due scuole contrapposte, che si confrontano, sfidandosi sulla natura della luce, composta di particelle secondo il primo, prodotto di onde ad opinione del secondo.
“Huygens e Newton – ha aggiunto il prof. Stefano Ossicini – faranno sfoggio di tutte le loro conoscenze e delle loro abilità manuali per uscire vittoriosi, convincere l’avversario e il pubblico e così coprirsi di gloria eterna. Assieme a loro sarà la dea Fama pronta a dialogare con gli attori, a riassumere e commentare le loro storie, a rappresentare un punto di vista esterno. E che, approfittando della sua possibilità di viaggiare nel tempo e nello spazio, permetterà ai due contendenti e al pubblico di seguire nel tempo l’evolversi delle loro teorie scientifiche”.
Lo spettacolo, intitolato “L’Aureola: Newton, Huygens e la Natura della Luce” scritto ed interpretato dal prof. Stefano Ossicini con Matteo Bertocchi, docente del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria e Franca Manghi, docente del Dipartimento di Fisica, Informatica e Matematica docenti UNIMORE si terrà giovedì 27 novembre alle ore 21.00 presso il Teatro Cittadella (p.zza della Cittadella, 11) a Modena.
Lo spettacolo, realizzato all’interno del Mese della Scienza, in collaborazione fra Università, (il piano lauree scientifiche) e le Biblioteche del Comune di Modena, introduce l’Anno mondiale della Luce, proclamato per il 2015 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
“La luce – ha concluso il prof. Ossicini – è un fenomeno fisico familiare all’Uomo dai tempi della prima coscienza, ma fino al secolo scorso ancora sconosciuto nella sua natura profonda: sulla quale, tra mito e scienza, ci si interroga fin dall’antichità.Scienziati illustri si sono giocati la reputazione con teorie fra loro divergenti, confermate o smentite, nel tempo, da esperimenti fondamentali. Ogni volta che la scienza ha ritenuto di aver messo un punto fermo sulla luce, l’osservazione del mondo naturale ha imposto di scrivere un nuovo capitolo”.
Stefano Ossicini
E’ ordinario di Fisica Sperimentale presso il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria all’Università di Modena e Reggio Emilia, ricercatore all’Istituto Nanoscienze del Cnr di Modena e presso il Centro«EN&TECH» di Reggio Emilia su risparmio energetico e energie rinnovabili. In ambito divulgativo è autore della commedia Non ho nulla da rimproverarmi:1911 Stoccolma e dintorni, sulla figura di Marie Curie (Scienza Express 2013)e del libro L’universo è fatto di storie, non solo di atomi (Neri Pozza 2012).