Il progetto “Storia e comunicazione in Europa. Il ruolo del web” prende il via dall’analisi del modo di rappresentare i fatti storici, focalizzando l’analisi sul web come fonte di informazione e “agente” della Storia. Per conoscere le visioni storiche che circolano tra i cittadini in Europa, oggi è cruciale il ruolo di Internet: i messaggi che circolano (in particolare nei momenti cruciali quali anniversari o eventi drammatici), veicolano ricordi o leggende relative a fatti storici, rilevando così il livello di “attaccamento” delle popolazioni europee a luoghi comuni o pregiudizi.
Venerdì 28 novembre, dalle 15 alle 18.30, nella sala dell’ex refettorio dell’Istituto Parri – via Sant’Isaia 20, Bologna – si tireranno le fila di una ricerca avviata nel 2011 e che ha coinvolto studiosi di otto Paesi europei. Fra gli altri, interverranno Pierre Sorlin, dell’Università di Parigi Sorbonne Nouvelle, Luisa Cigognetti, Terez Vincze, Università di Budapest, Johan Jarlbrink (Svezia), Robin Cooper (Gran Bretagna), Martin Pogacar (Slovenia) e Giuliana Galvagno, Università di Torino.
Il progetto è stato coordinato dalla sezione audiovisivi dell’Istituto per la storia e le memorie del ‘900 “Parri” Emilia-Romagna, con la collaborazione della Videoteca regionale e del Centro Europe Direct. Introdurranno il dibattito Leonardo Draghetti, direttore generale dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, e Alberto De Bernardi, presidente del “Parri”
Fra i principiali obiettivi della ricerca, capire quali modelli di cittadinanza si stiano costituendo in Europa e fornire agli storici, agli insegnanti, agli studenti, ai cittadini europei, un’idea sul proprio passato, e ricostruire il rapporto tra storia e memoria.