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Nuovi poveri a Modena: la crisi non passa

PortobelloLo conferma anche il rapporto Caritas Italiana 2014 su povertà ed esclusione sociale in Italia: il trend delle nuove forme di povertà è in aumento. Il ceto medio e i gruppi sociali tradizionalmente estranei al disagio sono sempre più coinvolti dalla vulnerabilità economica; non tutte le persone e le famiglie in difficoltà si rivolgono alla Caritas o ad enti simili, ma più spesso queste nuove fasce deboli si presentano o sono agganciate da servizi innovativi, non sempre coincidenti con le tradizionali strutture di aiuto.

I “nuovi poveri” sono sempre di più italiani, nuclei famigliari con minori o uomini tra i 35 e i 55 anni, e una delle loro maggiori difficoltà è proprio quella di superare la vergogna e trovare la forza di chiedere aiuto. Questa fascia della popolazione, drammaticamente in aumento, trova a fatica risposta nel welfare tradizionale, e cerca strumenti e persone per ritrovare la fiducia in sé stessa, per rimanere inserita in un tessuto sociale che le permetta di risollevarsi da un momento di difficoltà temporaneo e ritrovare il lavoro.

A fare questo contribuiscono le organizzazioni del privato sociale. A Modena per andare incontro a queste nuove povertà opera Portobello, progetto di comunità realizzato da 25 organizzazioni di volontariato modenese: un supermercato in cui queste nuove fasce deboli possono fare la spesa gratuitamente, un modo per avvicinare e accompagnare queste famiglie in maniera adeguata e provare a prevenire la loro caduta in situazioni di maggiore povertà.

L’emporio, attivo da giugno 2013, raggiunge ad oggi 651 famiglie per un totale di 2406 persone, selezionate dai servizi sociali del Comune di Modena secondo criteri oggettivi quali l’indice ISEE inferiore ai 10.000 euro e un reddito IRPEF minimo di 5.400 euro.

Oltre a fare la spesa, i “clienti” di Portobello ma anche i cittadini, possono trovare servizi di consulenza gratuita su bilancio familiare, gestione delle utenze, problematiche legali e di lavoro, grazie ad organizzazioni come Federconsumatori, Progetto Insieme, IntegriaMO e sindacati.

Grazie ai volontari che fanno vivere questo supermercato speciale si cerca di implementare un modello di welfare generativo in cui ogni contributo investito genera a sua volta risorse. I beneficiari stessi vengono invitati a fare volontariato all’interno dell’emporio, i privati cittadini contribuiscono attraverso raccolte alimentari e donazioni, insieme alle aziende che vengono sollecitate a donare beni e risorse economiche.

Portobello si sostiene grazie al contributo di tutti, ognuno nella misura in cui può.

Proprio in quest’ottica martedì 2 dicembre è stata organizzata una cena di raccolta fondi presso l’Osteria del Tempo Perso di Modena (Viale dell’Indipendenza, 25), con ospiti la Strana Coppia di Radio Bruno e lo spettacolo Masterscem, grazie al contributo di GP Eventi, a cui siamo tutti invitati a partecipare per poter continuare a sostenere le ormai sempre più numerose famiglie in difficoltà di Modena.

















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